25/08/2006

Buongiorno,

                  non so nemmeno se prendera' in considerazione tale mail o la gettera' direttamente nel cestino con un veloce click del mouse. Non importa. Ci tengo lo stesso moltissimo a dirLe che sono davvero d'accordo con cio' che ha scritto sul Giornale il 25/08/06 riguardo l'Islam e la sua suddivisione in 'buoni' e 'cattivi'. Penso che anzi dovremmo sostenere molto di piu e proteggere quelle persone che abbracciano la nostra cultura. Pensi solamente alla ragazza uccisa dal padre qualche giorno fa perche' vestiva, viveva e amava come noi. Probabilmente non e' sola, chissa' quante altre situazioni di questo genere esistono. Ebbene questo tipo di persone vanno tutelate di piu' se abbiamo a cuore la sorte del nostro paese. Che l'Europa sia ormai un'Eurabia mi sembra abbastanza evidente, ma per favore, che non diventi del tutto un'Arabia! Ora io mi trovo negli Stati Uniti per lavoro e le garantisco che da qui il nostro paese e in genere tutto il nostro continente appare come una gigantesca tomba dello spirito, fatta di morti che danzano e ballano non accorgendosi di essere gia' trapassati o quasi. Questo 'politicamente corretto', questo odio verso se stessi, questa mancanza di critica verso le altre culture (se no diventi razzista) ci sta annientando. L'invasione islamica e' una conseguenza anche di questo. Loro sanno benissimo quanto ormai in basso siamo decaduti, sanno che abbiamo paura di levare una qualsiasi obiezione od opinione verso il loro stile di vita. Sanno che abbiamo paura e che invece di difenderci permettiamo qualsiasi cosa. Sanno che non siamo piu' in grado di lottare ne' sul piano materiale ma nemmeno su quello culturale. Quindi prima di tutto dovremmo ritrovare l'amore verso noi stessi e la nostra civilta'. Come diavolo possiamo portare gli islamici 'buoni' dalla nostra parte se siamo i primi a denigrare la nostra cultura? Come convincerli se noi per primi non siamo convinti? Come riuscire a persuaderli se nelle feste nazionali nelle piazze noi bruciamo le bandiere americane?
 
Proprio in questi giorni durante una cena un signore americano mi ha guardato un po' e poi mi ha chiesto:
-Why do you, europeans, hate us so much?-
Sono rimasto senza parole. Per quanto io abbia un amore folle per gli USA, che aumenta giorno dopo giorno mentre vivo qui, mi sono sentito in colpa per la mia terra d'origine. E allora sono riuscito solo a rispondere:
 - Becouse Europe is dead, and dead persons can't love Life but only Death, and you're full of Life here. Living is also acting and loving, and you love yourself and you act if you must; yes, sometimes you make  mistakes, but the important thing is that you act! You still want to defend yourself, not to die. Europe doesn't want acting anymore for itself but only against itself. It's a great suicide... But there's still someone who loves you, like me, there's still someone not corrupted and alive, but we are few, very few -
E lui infine mi ha risposto:
-Yes, i guess... but, you know, we feel alone sometimes, really alone, like if we were all what is surviving of the old West World-
 
E poi tutta la sera ho pensato alla triste immagine che esce dall'Europa e arriva qui. E mi sono chiesto, e' possibile che non si possa fare qualcosa? Che nelle piazze siano visibili solamente i traditori del nostro mondo, che emerga solo questo volto dal nostro paese? Come, mi domando, come farci sentire?
Non lo so, ma ogni giorno, specie quando sono in Italia, mi sento un po' piu' solo... come un oppositore di un regime o un dissidente. E a 27 anni e' dura adattarsi a vievere cosi' , rassegnarsi all'impotenza....
 
Sic transit gloria mundi...
 
La ringrazio se e' arrivato a leggere fino a qui la mail senza cestinarla,
buona serata,
Mario