14/09/2003

Caro Pelanda,

la ringrazio per la ventata di reminiscenza di realtà, da lei così semplicemente e competentemente esposta, che John Maynard Keynes offrì alla civiltà nei primi anni del XX° secolo. Dimostrando, matematicamente, che quando i soldi mancano lo stato li deve stampare. A volte mi sembra di essere l’unico ad aver compreso le cause che rendono viziosa una spirale che tenderebbe, altrimenti, ad essere virtuosa. Chi sia qualificato in economia non può che essere d’accordo su un argomento così ben comprovato quale quello da lei citato. Ma mi accorgo di quanto sia facile cadere in errore, o errare dolosamente, non conoscendo o disconoscendo, i fondamenti sui quali si basano le scienze economiche. Purtroppo, moneta interesse e reddito non sono argomenti sui quali si possa discorrere con chi non sia un addetto ai lavori anche se milioni di non addetti ai lavori hanno dovuto dare la propria incompetente opinione votando su questa materia.

Non mi lascerò traviare, da facili tentazioni, a cadere nel trito dettaglio dell’elencare i nomi delle persone che, fingendo competenza o incompetenza, hanno portato l’Italia, e la comunità europea tutta, ad adottare politiche monetarie e commerciali in netto contrasto a tutto lo scibile umano in materia monetaria ed economica. Sono certo che qualsiasi studente di economia fallirebbe al suo esame se negasse alla banca centrale la possibilità di intervento o se autorizzasse tariffe in nome della fluidificazione degli scambi, poiché entrambe le tesi sono errate, al di là dell’opinione di chicchessia. Chi prende le decisioni in questa materia è raramente competente, e per competenza intendo abilitato ad esercitare la professione o con comprovate competenze di fatto. Ma se lo Stato non garantisce ai competenti la condivisione delle proprie conoscenze e favorisce la carriera di personaggi che hanno fallito in tutte le aziende che hanno diretto, allora l’incompetenza diventa il valore atteso e il nostro diventa il pianto del coccodrillo. Chiunque sostenga che il latte prodotto in eccesso vada distrutto è solo uno stolto, anche se la sua stolidità presenta ripercussioni criminali. Chiunque abbia difeso la proposta di scambiare alla pari un marco della Germania europea con uno della Germania sovietica è un incompetente, anche se la sua incompetenza possa averlo favorito politicamente. Chiunque non avesse capito perché la Gran Bretagna non abbia accettato di cambiare in Euro la Sterlina non ricorda che la fine della teoria di Marx (Ebreo/Tedesco) comincia con l’inizio della scienza di Keynes (Accademico/Inglese), anche se la corona d’Inghilterra rimane il più potente Stato europeo grandemente a causa della felice scelta di non aver consentito la conversione della Sterlina in Euro. Certo, è anche vero che i costi della Comunità europea, decisa dagli alleati per impedire all’Europa di continuare a distruggersi causando depressioni internazionali, debbano essere pagati più da Italia e Germania che nella seconda guerra mondiale hanno combinato più pasticci. Di certo la stiamo pagando visto che la cosiddetta inflazione in calo si traduce nel fatto che un carrello del supermercato che costava 500 Lire adesso costa 2 Euro. Ma se si è potuto rimettere in discussione la divisione degli islamici Balcani, che di pasticci ne hanno storicamente combinati veramente tanti, almeno per coerenza, dovrebbe potersi ridefinire anche la pari delle diverse valute nel paniere dell’euro; per non parlare della banca centrale europea che, in materia di politica economica europea vale meno dell’ONU in materia di pace nel mondo. Il che è tutto dire, visto che autorizza una guerra cinquantennale fondata sulla non accettazione islamica di una delibera ONU del 30Novembre 1947…. Mi rendo conto che il discorso possa diventare più lungo di un corso di laurea, mi arresto quindi prima di essere troppo delirantemente noioso.

 

Duccio Fanfani duccio@duccio.com http://www.duccio.com