|   Caro Professore,ho letto con interesse il suo libro "Lo Stato della crescita",
      ma ho
 l'impressione che sia , purtroppo, destinato a restare un miraggio.
 Il problema è che il sistema dell'economia mondiale si regge su delle
 regole - lo sa meglio di me - che sono stabilite da pochi attori i quali
 non hanno i buoni propositi che l'hanno spinta a scrivere tale libro.
 Le multinazionali non agiscono in virtù di regole do ordine morale e di
 solidarietà: è il mercato - e le sue leggi del massimo profitto - che
 spingono ad agire.
 La solidarietà e la coscienza non è di questo mondo (economico) .
 E poi ci vorrebbe un uomo forte per imporre determinate regole; a mio
 avviso un governo mondiale non potrà mai  esistere  fino a
      quando non avverrà una
 purificazione dei cuori di chi governa l'economia mondiale.
 A presto e complimenti per la sua attività.
 Massimo Rodà
 
 
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