27/10/2000

 

Caro Professore,
ho letto con interesse il suo libro "Lo Stato della crescita", ma ho
l'impressione che sia , purtroppo, destinato a restare un miraggio.
Il problema è che il sistema dell'economia mondiale si regge su delle
regole - lo sa meglio di me - che sono stabilite da pochi attori i quali
non hanno i buoni propositi che l'hanno spinta a scrivere tale libro.
Le multinazionali non agiscono in virtù di regole do ordine morale e di
solidarietà: è il mercato - e le sue leggi del massimo profitto - che
spingono ad agire.
La solidarietà e la coscienza non è di questo mondo (economico) .
E poi ci vorrebbe un uomo forte per imporre determinate regole; a mio
avviso un governo mondiale non potrà mai  esistere  fino a quando non avverrà una
purificazione dei cuori di chi governa l'economia mondiale.
A presto e complimenti per la sua attività.
 Massimo Rodà