| Egr. sig. Carlo Pelanda.
 Le scrivo per chiederle il perchč di tutto questo trambusto
        riguardo alla
 rimozione del crocifisso nelle scuole.
 Vede, io sono stato battezzato e all'etą di 10 anni sono stato
        costretto a
 prendere la prima comunione, da allora provo, non un odio, ma
        sicuramente
 non simpatizzo per la chiesa cattolica.
 Dall'etą di 14 anni ho sempre fatto battaglie a scuola e in
        famiglia per
 vedere riconosciuto il mio ateismo, costretto a scuola a
        frequentare l'ora
 di religione e a vedere esposto il crocifisso in aula, pił e pił
        volte ho
 proposto la rimozione dell'oggetto in questione e mi hanno sempre
        risposto
 con frasi offensive della mia dignitą di persona, mi hanno
        accusato di
 comunismo e persino di satanismo, assurdo.
 Vede, non ho mai simpatizzato col sig. Adel Smith tanto che quando
        venne
 aggredito dai militanti di F.N. mi son detto: "Chi la fa
        l'aspetti",
 eppure quando ho sentito della sentenza ho fatto finalmente un sospiro
        di
 sollievo.
 
 Guardi, io ho una sorella che studia in una scuola salesiana, pił
        che
 giusto lasciare il crocifisso li dove č sempre stato, ma in una scuola
        statale
 non vedo proprio perchč ci si debba scandalizzare della sua rimozione,
        viviamo
 in uno stato laico, una reazione simile me la sarei aspettata per
        la
 rimozione della mezzaluna islamica nelle scuole afgane ma non in
        uno stato
 laico come il nostro.
 Sarebbe stato diverso ovviamente se al posto del crocifisso nelle
        scuole
 (pubbliche) ci fosse la foto del presidente Ciampi, di Garibaldi,
        lo
 stemma dello stato o il tricolore.
 
 Insomma, perchč tutto sto can can sul crocifisso? Se i genitori
        vogliono
 il crocifisso a scuola perchč non mandano i loro figli in una scuola
 cattolica?
 
 Distinti saluti
 Cosimo Attanasio
 
 |