30/10/2003

Egr. sig. Carlo Pelanda.

 Le scrivo per chiederle il perchč di tutto questo trambusto riguardo alla
 rimozione del crocifisso nelle scuole.
 Vede, io sono stato battezzato e all'etą di 10 anni sono stato costretto a
 prendere la prima comunione, da allora provo, non un odio, ma sicuramente
 non simpatizzo per la chiesa cattolica.
 Dall'etą di 14 anni ho sempre fatto battaglie a scuola e in famiglia per
 vedere riconosciuto il mio ateismo, costretto a scuola a frequentare l'ora
 di religione e a vedere esposto il crocifisso in aula, pił e pił volte ho
 proposto la rimozione dell'oggetto in questione e mi hanno sempre risposto
 con frasi offensive della mia dignitą di persona, mi hanno accusato di
 comunismo e persino di satanismo, assurdo.
 Vede, non ho mai simpatizzato col sig. Adel Smith tanto che quando venne
 aggredito dai militanti di F.N. mi son detto: "Chi la fa l'aspetti",
eppure quando ho sentito della sentenza ho fatto finalmente un sospiro di
sollievo.

 Guardi, io ho una sorella che studia in una scuola salesiana, pił che
giusto lasciare il crocifisso li dove č sempre stato, ma in una scuola statale
non vedo proprio perchč ci si debba scandalizzare della sua rimozione, viviamo
 in uno stato laico, una reazione simile me la sarei aspettata per la
 rimozione della mezzaluna islamica nelle scuole afgane ma non in uno stato
 laico come il nostro.
 Sarebbe stato diverso ovviamente se al posto del crocifisso nelle scuole
 (pubbliche) ci fosse la foto del presidente Ciampi, di Garibaldi, lo
stemma dello stato o il tricolore.

 Insomma, perchč tutto sto can can sul crocifisso? Se i genitori vogliono
il crocifisso a scuola perchč non mandano i loro figli in una scuola
cattolica?

 Distinti saluti
                      Cosimo Attanasio