27/10/2003

Gent.mo professore, sono David De Filippi e le scrissi la mia solidarietà al tempo dell'increscioso episodio televisivo, nel dibattito con Adel Smith.

Allibito dalla sentenza del tribunale, che ha rimosso i simboli della cristianità dalla scuola aquilana, le domando (più che altro a livello di sfogo) se non ci sia un modo per non sottostare a sentenze come quella, che sradicano le nostre origini, indipendentemente dall'intensità del proprio credo religioso.
Se togliessero i crocifissi dalla scuola frequentata dal mio bimbo, probabilmente farei cose tutt'altro che cristiane. E non credo di essere una voce fuori dal coro. Ogni interlocutore con cui mi sono confrontato, indipendentemente dallo schieramento politico di appartenenza, è determinato nel credere che il crocifisso non doveva essere rimosso.
Perdoni lo sfogo. E scusi se le ho scritto, ma idealmente lei rappresenta l'anti-Adel Smith.
 
Un caro saluto.
 
David De Filippi