16/10/2003

Gentile professore,
  Concordo pienamente con il suo fondo di oggi. Aggiungo che la CDL non può
 proporre soluzioni pasticciate, specialmente in considerazione del fatto
che nel giro di un anno inizierà il grande valzer dell'allargamento dell'UE,
che darà, al più tardi entro il 2008, la cittadinanza europea, con i diritti
di voto amministrativo conseguenti, ai cittadini di almeno altri 17 stati
 europei, senza contare la Turchia e l'Ucraina. Per quella data c'è il
 rischio che "La mezza cittadinanza" proposta da Fini non sia ancora
 pienamente operativa.
 Meglio intraprendere la strada maestra di ridurre gli intralci burocratici
 che rendono molto lento il processo di ottenimento della cittadinanza
 italiana. Ad esempio si potrebbe consentire, con semplice atto
 amministrativo, di presentare la domanda uno o due anni prima della
scadenza del periodo di dieci anni di residenza in Italia; con legge, forse solo
 ordinaria, potrebbero essere favoriti i gruppi familiari riducendo per
 questi il periodo minimo di residenza in Italia a sette - otto anni, ecc.
 Cordiali Saluti
 Dino Sestini
 Bagnatica (BG)