05/11/2004

Caro Dottore, la cosa che riesce a darmi più fastidio adesso, dopo anni di sopportazione, è la pubblicità sui mezzi radio. Capisco che le società private o pubbliche addette alla bisogna debbano sopravvivere e anche guadagnarci, ma le modalità con cui finora hanno soddisfatto questa necessità non sono più sopportabili. Non si può più vedere un film, una cosa qualsiasi, senza essere interrotti dalla pubblicità, che ormai è diventata così sfacciata che io non riesco più a decifrarla e neppure a distinguerla l'una dall'altra. Occorre trovare un'altro sistema di finanziamento. Ecco la mia proposta: con l'avvento della TV digitale e la prevista fine delle trasmissioni analogiche, RAI e MEDIASET dovrebbero mettere in atto un sistema di pagamento analogo a SKY, pay per view. A scelta del cliente il o i canali da sottoscrivere, anche uno solo, tutti a pagamento, e cancellazione del canone, o meglio della tassa di possesso del televisore. Contemporaneo divieto di pubblicità via etere per chiunque. Una rivoluzione, ma salutare. Del resto non credo che sia la RAI che MEDIASET abbiano necessità di ingrassare. Questo é un servizio pubblico e come tale dovrebbe avere la sola necessità di mantenersi in vita. Le porgo i miei migliori saluti. Pierluigi Olmi- Chieri.