22/11/2003

Egr. Prof. Pelanda,

ho letto con particolare interesse il Suo articolo "Il Marocco nella UE" comparso su Il Giornale di oggi 22 novembre. Condivido per la maggior parte tutto ciò che Lei afferma, ma mi permetta di essere molto dubbioso e scettico sul fatto che esistano Paesi musulmani moderati o musulmani moderati. I musulmani anche se apparentemente "laici" praticano una religione-politica che predica la conversione degli "infedeli" ovunque e comunque (intendendo per comunque = con qualsiasi mezzo). Secondo la mia modesta opinione sono tutti - i moderati - solamente "dormienti", quando arriverà il momento risponderanno tutti anche con azioni singole alla "chiamata": islamizzare l'aborrito, corrotto, demoniaco Occidente, di cui tuttavia vogliono goderne il benessere. L'immigrazione è uno dei mezzi (la si può camuffare come si vuole: bisogno di manodopera, lavori che gli Italiani non vogliono più, fuga dalla miseria, ricerca di un futuro migliore - allora perchè non si rimboccano le maniche e lo cercano nel loro Paese d'origine. Qui da noi hanno solo pretese: casa, lavoro, sanità, scuole, benessere) e la cosiddetta integrazione è solo un pretesto opportunista. Quando, e speriamo mai, ai mussulmani verrà dato il diritto di voto potrebbero essere così tanti da mettere in serio pericolo la stabilità e le istituzioni del nostro Paese (nemmeno la Francia che con gli arabi ci va a braccetto e l'Inghilterra hanno dato il voto agli immigrati, perchè noi dovremmo comportarci in modo diverso, solo per opportunismo politico ?). Come può esserci integrazione, quando i musulmani pretendono di imporre la loro religione e le loro tradizioni: basta guardare i drammatici fallimenti dei matrimoni misti (per fortuna pochi) dove alla donna (moglie) viene negato qualsiasi diritto (vero e proprio plagio) e i figli vengono allevati secondo il credo islamico; basta vedere quello che succede nelle nostre scuole e come la diversità e la mancata integrazione sia bollata di razzismo. In Israele, ebrei e palestinesi hanno cominciato a massacrarsi anni fa quando qualcuno ha avuto la brillante idea di dare una patria ai palestinesi che fino a quel momento vivevano in una sostanziale reciproca pace (non si dimentichi che gli ebrei buona parte della loro terra se la sono comprata proprio dagli arabi che gliela hanno venduta e che la hanno difesa e continuano a difenderla strenuamente a prezzi altissimi di sangue) in una terra che era di condivisa da entrambi. Il fondamentalismo islamico va stroncato alla radice, perchè questo è intrinseco nella mente e nel cuore di ogni musulmano anche se non lo professa apertamente Lei sostiene che l'ingresso di Paesi musulmani moderati come il Marocco, la Tunisia, la Turchia e perchè no, forse anche l'Algeria, potrebbe modificare "il modo superficiale di pensare che si nota in troppi", mi pernetta con tutto il rispetto di dubitarne.
Con cordialità e stima
Edoardo Vitali