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 Egr. Prof. Pelanda, 
          ho letto con particolare interesse il Suo
          articolo "Il Marocco nella UE" comparso su Il Giornale di
          oggi 22 novembre. Condivido per la maggior parte tutto ciò che Lei
          afferma, ma mi permetta di essere molto dubbioso e scettico sul fatto
          che esistano Paesi musulmani moderati o musulmani moderati. I
          musulmani anche se apparentemente "laici" praticano una
          religione-politica che predica la conversione degli
          "infedeli" ovunque e comunque (intendendo per comunque = con
          qualsiasi mezzo). Secondo la mia modesta opinione sono tutti - i
          moderati - solamente "dormienti", quando arriverà il
          momento risponderanno tutti anche con azioni singole alla
          "chiamata": islamizzare l'aborrito, corrotto, demoniaco
          Occidente, di cui tuttavia vogliono goderne il benessere.
          L'immigrazione è uno dei mezzi (la si può camuffare come si vuole:
          bisogno di manodopera, lavori che gli Italiani non vogliono più, fuga
          dalla miseria, ricerca di un futuro migliore - allora perchè non si
          rimboccano le maniche e lo cercano nel loro Paese d'origine. Qui da
          noi hanno solo pretese: casa, lavoro, sanità, scuole, benessere) e la
          cosiddetta integrazione è solo un pretesto opportunista. Quando, e
          speriamo mai, ai mussulmani verrà dato il diritto di voto potrebbero
          essere così tanti da mettere in serio pericolo la stabilità e le
          istituzioni del nostro Paese (nemmeno la Francia che con gli arabi ci
          va a braccetto e l'Inghilterra hanno dato il voto agli immigrati,
          perchè noi dovremmo comportarci in modo diverso, solo per
          opportunismo politico ?). Come può esserci integrazione, quando i
          musulmani pretendono di imporre la loro religione e le loro
          tradizioni: basta guardare i drammatici fallimenti dei matrimoni misti
          (per fortuna pochi) dove alla donna (moglie) viene negato qualsiasi
          diritto (vero e proprio plagio) e i figli vengono allevati secondo il
          credo islamico; basta vedere quello che succede nelle nostre scuole e
          come la diversità e la mancata integrazione sia bollata di razzismo.
          In Israele, ebrei e palestinesi hanno cominciato a massacrarsi anni fa
          quando qualcuno ha avuto la brillante idea di dare una patria ai
          palestinesi che fino a quel momento vivevano in una sostanziale
          reciproca pace (non si dimentichi che gli ebrei buona parte della loro
          terra se la sono comprata proprio dagli arabi che gliela hanno venduta
          e che la hanno difesa e continuano a difenderla strenuamente a prezzi
          altissimi di sangue) in una terra che era di condivisa da entrambi. Il
          fondamentalismo islamico va stroncato alla radice, perchè questo
          è intrinseco nella mente e nel cuore di ogni musulmano anche se non
          lo professa apertamente Lei sostiene che l'ingresso di Paesi musulmani
          moderati come il Marocco, la Tunisia, la Turchia e perchè no, forse
          anche l'Algeria, potrebbe modificare "il modo superficiale di
          pensare che si nota in troppi", mi pernetta con tutto il rispetto
          di dubitarne.
         
          Con cordialità e stima
         
          Edoardo Vitali
         
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