Caro Pelanda,
Ho appena letto e apprezzato, per la chiarezza con la quale rende
conto
della difficoltà che incontra una politica di prevenzione contro
calamità
naturali, il suo "Catastrofi per calcolo" sul Giornale
di oggi. Condivido
in pieno la sua analisi che, in fondo, si riduce alla impossibilità di
far
passare grossi sacrifici economici per limitare "possibili
futuri" danni
enormenemente superiori, ma non certi.
Rimane tuttavia il drammatico problema che puntualmente si
ripresenta all'
indomani di una calamità come quella che ha colpito in questi
giorni il
paese di S. Giuliano e, da ingegnere meccanico, mi sono più volte
domandato se non esista un sistema, semplice e relativamente economico,
per limitare
i danni causati dai terremoti.
Voglio sottoporre alla sua attenzione la mia idea perché ritengo
che,
senza il sostegno di una voce autorevole (la sua e magari quella del
Giornale),
anche le migliori - non mi ritenga presuntuoso - idee possono
finire nel
nulla.
Il problema della sicurezza in caso di terremoto è che molti
edifici,
pubblici e privati, sono stati costruiti in assenza dei
moderni principi
antisismici. Come renderli sicuri in poco tempo e con costi
contenuti? La
mia idea è che si potrebbero usare le strutture metaliche
composte dai
noti "tubi Innocenti", già ampiamente utilizzate per
sostenere o ingabbiare,
strutture pericolanti. Perché non inserire all'interno di
strutture a
rischio (esempio aule scolastiche) una struttura tubolare che
funga da
"scatola di sicurezza" e protegga le persone dai crolli
dei solai e delle
pareti?
I vantaggi di una tale soluzione sarebbero i seguenti:
1. le strutture tubolari sono relativamente economiche e hanno
disponibilità illimitata (non vi sono questioni di brevetti)
2. sono componibili e si adattano a locali di ogni forma e
dimensione e
possono lasciare varchi per le aperture (porte e finestre)
3. sono molto resistenti
4. la "maglia" costituita dai tubi può essere
facilmente infittita, per
esempio con delle reti o lamiere forate per trattenere anche
frammenti
murari
5. possono essere facilmente installate da personale non
particolarmente
addestrato, dietro indicazioni di un tecnico
6. chi si trovasse all'interno di una tale struttura sarebbe al
riparo da
crolli
7. nelle civili abitazioni a rischio, la struttura potrebbe essere
installata anche solo in alcuni locali (esempio nelle camere da
letto, nel
soggiorno o tinello) in modo da offrire riparo per gran parte
della
giornata e durante la notte
8. gli edifici lesionati non gravemente potrebbero essere ancora
abitati
dagli occupanti che preferissero rinunciare agli alloggi di
fortuna
(tende, baracche, etc.)
9. le strutture tubolari potrebbero essere installate - in attesa
di
ulteriori e più radicali provvedimenti - non appena siano stati
individuati gli edifici a rischio, in tempi brevissimi
Svantaggi:
1. effetto estetico poco gradevole, migliorabile con qualche
ritocco
(colore, pannelli, etc.)
2. difficoltà per l'installazione ai piani superiori degli
edifici
(superabile, entro certi limiti, costruendo una struttura cha
attraversi -
praticando appositi fori- i solai tra i vari piani). Gran parte
degli
edifici scolatici hanno il solo piano terra, o il primo piano.
Non vedo, ma forse sono troppo ottimista, altre controindicazioni,
se non
che questa soluzione non può essere applicata al 100% dei casi.
Scusi se ho abusato della sua pazienza, ma, desiderei che questa
mia
proposta venisse vagliata da chi è addetto alla sicurezza
pubblica e da
chi ha la responsabilità di rendere rapidamente sicuri migliaia di
edifici a
rischio, in primo luogo gli asili e le scuole.
Avrei potuto scrivere direttamente al Giornale, ma temo che, se
una simile
proposta possa facilmete finire nel classico cestino..!
Grazie per l'attenzione e cordiali saluti,
Aldo Chiavari
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