04/11/2002


 Caro Pelanda,
 Ho appena letto e apprezzato, per la chiarezza con la quale rende conto
 della difficoltà che incontra una politica di prevenzione contro calamità
 naturali, il suo "Catastrofi per calcolo" sul Giornale di oggi. Condivido
in pieno la sua analisi che, in fondo, si riduce alla impossibilità di far
 passare grossi sacrifici economici per limitare "possibili futuri" danni
 enormenemente superiori, ma non certi.
 Rimane tuttavia il drammatico problema che puntualmente si ripresenta all'
 indomani di una calamità come quella che ha colpito in questi giorni il
 paese di S. Giuliano e, da ingegnere meccanico, mi sono più volte
domandato se non esista un sistema, semplice e relativamente economico, per limitare
i danni causati dai terremoti.
 Voglio sottoporre alla sua attenzione la mia idea perché ritengo che,
senza il sostegno di una voce autorevole (la sua e magari quella del Giornale),
 anche le migliori - non mi ritenga presuntuoso - idee possono finire nel
 nulla.
 Il problema della sicurezza in caso di terremoto è che molti edifici,
 pubblici e privati,  sono stati costruiti in assenza dei moderni principi
 antisismici. Come renderli sicuri in poco tempo e con costi contenuti?  La
 mia idea è che si potrebbero usare le strutture metaliche composte dai
noti "tubi Innocenti", già ampiamente utilizzate per sostenere o ingabbiare,
 strutture pericolanti. Perché non inserire all'interno di strutture a
 rischio (esempio aule scolastiche) una struttura tubolare che funga da
 "scatola di sicurezza" e protegga le persone dai crolli dei solai e delle
 pareti?
 I vantaggi di una tale soluzione sarebbero i seguenti:
 1. le strutture tubolari sono relativamente economiche e hanno
disponibilità illimitata (non vi sono questioni di brevetti)
 2. sono componibili e si adattano a locali di ogni forma e dimensione e
 possono lasciare varchi per le aperture (porte e finestre)
 3. sono molto resistenti
 4. la "maglia" costituita dai tubi può essere facilmente infittita, per
 esempio con delle reti o lamiere forate per trattenere anche frammenti
 murari
 5. possono essere facilmente installate da personale non particolarmente
 addestrato, dietro indicazioni di un tecnico
 6. chi si trovasse all'interno di una tale struttura sarebbe al riparo da
 crolli
 7. nelle civili abitazioni a rischio, la struttura potrebbe essere
 installata anche solo in alcuni locali (esempio nelle camere da letto, nel
 soggiorno o tinello) in modo da offrire riparo per gran parte della
giornata e durante la notte
 8. gli edifici lesionati non gravemente potrebbero essere ancora abitati
 dagli occupanti che preferissero rinunciare agli alloggi di fortuna
(tende, baracche, etc.)
 9. le strutture tubolari potrebbero essere installate - in attesa di
 ulteriori e più radicali provvedimenti - non appena siano stati
individuati gli edifici a rischio, in tempi brevissimi

 Svantaggi:
 1. effetto estetico poco gradevole, migliorabile con qualche ritocco
 (colore, pannelli, etc.)
 2. difficoltà per l'installazione ai piani superiori degli edifici
 (superabile, entro certi limiti, costruendo una struttura cha attraversi -
 praticando appositi fori- i solai tra i vari piani). Gran parte degli
 edifici scolatici hanno il solo piano terra, o il primo piano.

 Non vedo, ma forse sono troppo ottimista, altre controindicazioni, se non
 che questa soluzione non può essere applicata al 100% dei casi.
 Scusi se ho abusato della sua pazienza, ma, desiderei che questa mia
 proposta venisse vagliata da chi è addetto alla sicurezza pubblica e da
chi ha la responsabilità di rendere rapidamente sicuri migliaia di edifici a
 rischio, in primo luogo gli asili e le scuole.
 Avrei potuto scrivere direttamente al Giornale, ma temo che, se una simile
 proposta possa facilmete finire nel classico cestino..!
 Grazie per l'attenzione e cordiali saluti,

 Aldo Chiavari