Gentile Sig Pelanda, pur non avendo una preparazione specifica, o forse anche per questo, mi interessano gli argomenti da lei trattati sul nostro Giornale e la leggo volentieri. Ho apprezzato il suo articolo di oggi anche se le conclusioni sono , nei fatti, purtroppo deludenti.
Mi pongo tuttavia una domanda,
come padre e, ormai, anche come nonno.
Sembra essenziale, nella
valutazione delle scuole a cui mandare i nostri figli, non solo la
qualità delle stesse, la comodità o vicinanza, ma anche la
situazione strutturale delle medesime, l'agibilità e, se vogliamo,
burocraticamente, il possesso dei vari certificati di agibilità.
Ora se io mi rivolgessi al
Direttore o al Preside dell'istituto dove intendo mandare i miei figli
per chiedergli una " certificazione di agibilità della
stessa " o quanto meglio, cosa pensa che mi risponderebbe ?
Ebbene io credo che apposita
normativa dovrebbe riconoscermi questo diritto/ dovere di tutela dei
miei figli e questo a prescindere che io abiti in zona sismica.
Lei mi dirà: e i costi ? Beh da
qualche parte bisogna pure incominciare e se la situazione è quella
(vedi l'articolo di Francesca Angeli a pag.2) almeno sia consentito al
cittadino, che è obbligato dallo stato a mandare i figli a scuola,
esercitare un diritto di scelta logistica a tutela dei figli.
Mi piacerebbe leggerla
sull'argomento e magari, perchè no, vederla promotore di una
iniziativa legislativa o normativa, sempre che lo ritenga.
La ringrazio comunque e la saluto
cordialmente.
Antonio Montagna
Via Casaregis, 52/10
16129 GENOVA
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