| Si,carissimo,mi appello cosi' anche se non la conosco affatto.Ho
        letto ilSuo articolo sul Giornale in uscita oggi,03 Novembre,riguardo al
        "Calcolo
 dei Disastri"..non era cosi' il titolo ma penso renda
        comunque bene la sua
 sintesi.
 
 E' ovvio che scrivere per dirLe:"Sono daccordo con Lei"
        sembri partigiano
 o ruffiano per chiunque possa leggere.
 Non mi interessa ciò che può pensare uno che "NON sia
        daccordo":)..io lo
 sono e punto.
 
 Anzi mi ha affascinato il suo modesto allargamento a un
        ragionamento
 planetario.
 Dato che ai piu' sembrerebbe sempre fantascientifico ragionare
        come se
 proprio fossimo tutti su un singolo pianeta e non come parrebbe su
 "pianeti diversi";uno per ogni nazione.Che ridere.
 In altre parole,la massa NON vede ciò che ha di fronte:Un singolo
        pianeta
 e l'urgenza di standardizzazioni nelle priorità e nelle loro
        applicazioni.
 Come ha scritto bene e RAZIONALMENTE (non cinicamente,anzi) i
        "costi"
 politici sovrastano quelli materiali.
 
 la gente non accetta costi di prevenzione per costruire le PROPRIE
        case ma
 è sempre pronta a inveire su tutto e tutti se DA UN'ALTRA parte non
        sono
 state prese misure preventive.
 
 Mi chiedo:ci domandiamo MAI e PRIMA,di portare i nostri figli alla
        Scuola
 Materna se proprio QUELL'EDIFICIO è strutturalmente anti-sismico?
 NO..tanto sui giornali locali NESSUNO ha mai detto che DOVE ABITI
        TU
 (si,si!proprio TU!) è Zona a rischio sismico.
 No,macchè..sono "Millenni" che non cè un terremoto.
 Bah.Oddio,se poi vai a guardare le cartine della sismologicità
        (si dice
 cosi'?io ho la terza media) scopri che il trentino,da dove scrivo
        io,non è
 proprio un'isola di tranquillità geologica..altra risata
        beffarda.
 
 Comunque,noi,e dico noi tutti per correttezza,siamo in media,con
        lo
 sguardo,a un metro e settanta dal terreno.
 Il nostro pianeta è "Tutto Il Mondo e L'Universo" come
        possiamo captare
 l'enormità,invece,che ci circonda?
 E quindi fare uno step mentale in avanti e COMPRENDERE quello che
        è ovvio?
 Ci si può domandare:"Ma cosa è OVVIO?"
 
 Non siamo ancora per niente "globalizzati",altro che
        sbraitare nelle
 piazze.
 Esiste un'istituto per queste cose?No.lo ha detto molto bene Lei
 nell'articolo.
 Forse non lo si vuole.
 Forse.
 
 Ma quanti spunti per dissertazioni.Possibile che alle "alte
        sfere" ci si
 preoccupi solo e sempre e solamente di apparire come coloro che
        hanno
 preso le "decisioni giuste" e viceversa ci si perda in mille
        rivoli di comune
 banalità senza afferare l'urgenza di politiche veramente
 globali,interagendo tra governi e iniziando a studiare (almeno studiare)
        le priorità?
 
 la (mi passi il termine..assai strano) Colonizzazione di QUESTO
        pianeta
 dovrebbe essere un banco di prova per successive procedure che ci
 porteranno a farne delle ALTRE,di colonizzazioni.
 Eppure..sembra tutto lasciato al caso..anzi no!peggio:ai
        "Piani
 Regolatori" provinciali...comunali..e nazionali.
 Mi scusi se posso sembrare polemico (ho forse IO delle
        soluzioni?in
 effetti..credo di no),superficiale e magari un pochino utopico,però..se
 nonagiamo in tempo temo (facile profeta si dirà) che sarà inutile
        blaterare
 su come POSSIAMO VIVERE.
 Direi meglio "POTREMO SOPRAVVIVERE?"
 
 OK,bando ai catastrofismi.
 Non so nemmeno se la leggerà questa mail chilometrica.
 
 Comunque il senno del poi,anche di fronte ai morti,a che giova?
 
 Ma noi Umani,cosa abbiamo creato di ORIGINALE dall0inizio del
        1900?
 :)..la politica?
 scusi lo "smail",ma mi sembra una baggianata.
 
 E se la politica amalgama e unisce un "popolo" e se ne
        fa portavoce e lo
 conduce in avanti sulla strada di :civiltà,progresso e benessere.
 Perchè siamo ancora a discutere con fronti contrapposti?
 
 Domanda oziosa.
 E inutile.
 
 MOlti credo guardino con sospetto al politico
        "realista",fa piu'
 "tranquillizzante" il politico..:))..VERO.
 Il politico che fa (quale sconcezza di termine) della Politica,un
        LAVORO.
 
 E cosi' siamo ancora qui a domandarci : Perchè la politica NON fa
 costruire case sicure.
 
 Lasciamo in mano a singoli UOMINI,assessori provinciali,decisioni
        che
  dovrebbero esser prese con la "forza" istituzionale
        dello Stato,DALLOStato.
 
 E cosi' le case continueranno a crollare.
 
 Vae Victis.
 
 Giorgio Varesco
 Trento
 
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