26/11/2001

Egregio Professore.
 Leggo la lettera di Jean Valjean e vorrei cordialmente dirgli:
 Quello che lei ha scritto è musica per le mie orecchie!
 Però, a ben guardare, è forse meglio che i nostri ex PiCi-ini si
comportino così trasformisticamente, come d'altronde è nel loro DNA,e spiego perchè.
 Essi si sforzano fino al ridicolo di definirsi socialdemocratici, ma sanno
 bene che finchè la loro
 base elettorale li voterà come comunisti essi rimarranno comunisti: lo
 dicono i loro elettori.
 Le racconto una barzelletta, un  "nonsense" che mi è venuto in mente
mentre raccoglievo
 le foglie in giardino:
   La mattina presto, passeggiando nei pressi della RAI di Roma, un uomo
 incontra
 una donna tutta sanguinolenta e ricoperta di lividi: letteralmente
 massacrata. Mosso da
 compassione le si avvicina e le chiede: " Signora , chi è? Cosa le è
 successo?"  Al che
 la signora risponde mestamente: "Sono la Verità, ho incontrato Santoro..."
 Fine della barzelletta.
 Anche Giancarlo Paietta beneamato diceva: "Tra la Verità e la Rivoluzione
 scelgo la Rivoluzione".
 Bah! ... Se si trattasse della Rivoluzione ancora ancora....Ma raccontarsi
 delle balle per ritrovarsi
 socialdemocratici è troppo anche per un fedele elettore comunista.
 Ecco perchè è meglio che continuino così.
 Molto cordialmente.
 G. Pinciroli