Illustre Prof. Pelanda,
poiché Ella, Maestro dell'economia liberistica, certamente non ritiene
che un tal tipo di economia possa esser praticata al di fuori di regole
che garantiscano il rispeto della libertà generale e delle leggi,
desidero sottoporre alla Sua attenzione un caso particolare
di "economia mafiosa", incontrollabile, per chierLe come il
consorzio
umano possa difendersi da tali micidiali interessi economici illegali.
Poiché il caso è troppo complesso per poter essere esposto con
sufficiente chiarezza con quata E-mail, rimando Lei e tutti coloro che
ne fossero interssati al sito internet : www.diabetenews.8m.com
.
Naturalmente, non chiedo che Ella si pronunci sulla validità della
questione scientifica, che è solo l'oggetto del gravissimo malaffare
che ora cercherò di esporLe in massima sintesi.
Il diabete mellito tipo due è grave e diffusa malattia (centoquaranta
milioni di diabetici nel mondo), che la legge italiana definisce "di
alto interesse sociale", e che potrebbe essere validamente curata e
guarita. Ma ciò porterebbe alla eradicazione di una malattia che
procura immensi profitti economici , e garantisce posizioni di potere
scientifico e medico. Per questi abietti motivi,con una lunga serie di
illegalità , da oltre trenta anni si impedisce che la possibilità
di
cura e di guarigione del diabete sia scientificamente dimostrata e
conosciuta . Sono state presentate due interrogazioni parlamentari
su
questo caso, e sei ministri della ricerca scientifica hanno rifiutato
ogni risposta; sono state da me presentate due petizioni al
Parlamento, che le ha ignorate; ho presentato denunzia penale a sette
diverse procure della repubblica sulle gravi e costanti omissioni di
atti e doveri di ufficio commesse per realizzare l' illecita
finalità
di privare i diabetici della cure valide, e tutte e sette le procure
non hanno esercitato l'azione penale obbligatoria, non hanno richiesto
l'archiviazione delle denunzie per manifesta infondatezza, ma le hanno
ignorate, cestinate, violando la Costituzione e le leggi. Ho inviato un
esposto al Presidente della repubblica, denunziando il comportamento
omissivo dei magistrati, e l'esposto è stato trasmesso al Consiglio
Superiore della Magistratura, con la richiesta di accertamenti , sul
cui esito dare direttamente a me notizia. Dopo circa due anni, il CSM
continua ad ignorare tale disposizione della Presidenza della
repubblica. Tutti i mezzi di informazione rifiutano rigorosamente di
dare anche la più piccola notizia di tali gravissimi fatti, di indubbio
grande interesse pubblico. Ed io ho prove, che pongo a Sua
disposizione, che questo gigantesco malaffare non si realizzi solo in
Italia, ma che ha estensione internazionale. Come vede, si tratta di
un gigantesco giro criminale di affari , che viola la
libertà di
ricerca, la libertà di cura, la libertà di informazione ed
inquina
tutta la vita democratica deviando le sue istituzioni fondamentali.
A Lei, Maestro di liberismo, chiedo : come difendere la sicurezza e
l'interesse generale contro un sistema liberale e liberistico in
apparenza, criminale e "dirigistico" nella sostanza?
Io penso che solo informando i cittadini dell'esistenza di fatti tanto
gravi si potrebbe combattere validamente la grande mafia che opera su
scala "globalizzata". Ma chi può informare i cittadini
se tutti gli
organi di informazione sono strettamente controllati dal grande potere
economico-mafioso?
E Lei stessa, illustre Professore, riuscirà a pubblicare sul Suo sito
questa mia denunzia?
Le porgo distinti saluti
Domenico Fico, medico. via S.Marco, 16. Cupramontana (AN).
tel.0731789566.
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