14/11/2001

Caro Professore,

 La ringrazio per la possibilità di parlare di questa mattina e mi scuso
 delle inprecisioni del mio intervento (mancava nome e luogo nel mio
 intervento... so che sono importanti per le nostre "visualizzazioni") .

 Chiedo il permesso di aggiungere ancora qualche riga di "ragionamenti"
 sull'argomento....approfittando del suo bellissimo sito .
 Come le dicevo, lunedi mi sono scoperto a pensare gli scenari possibili
se, quello di NY si fosse rapidamente scoperto essere un attentato...
 Nella nostra, (mia) mente frustrata dall'impotenza di una "guerra" anomala
 di forte partecipazione emotiva e assenza di partecipazione diretta
 potevo immaginare quasi con piacere una rabbiosa reazione
"occidentale"....
 Per fortuna questi "schemi di pensiero" non sono per cosi dire miei e
 dominanti, e vengono rapidamente scacciati da una mia razionalità più
 "civile".

 Ho notato con stupore l'accanimento con cui per 2 giorni molti dei
 conduttori radio e TV hanno cercato di indurci almeno il dubbio che forse
 si è trattato di un attentato e probabilmente ci sono riusciti. Si è cosi
 rovesciato il "normale" apporccio in caso di catastrofe aerea: chiave del
 ragionamento le "coincidenze" (sincronicity). Perchè ?...forse hanno avuto
 'pattern' di pensiero come i miei,  forse diversamente da me non vedono
 l'ora di poter dire "ecco vedete cosa provoca la Vostra Guerra".... oppure
 semplicemente perchè un attentato oggi è più "notizia" di una banale
 catastrofe aerea...

 Penso che questo sia solo un esempio fra i tanti di manifestazioni
 culturali e sociali di basso livello che la vuova situazione evidenzia.
Non credo che sia utile polemizzare più di tanto su questi aspetti. E' vero
che la realtà ci costringe a schierarsi più di prima: ma per non cadere
vittima dell'abbassamento del livello etico che accompagna le guerre guerreggiate
 occorre aumentare la "visione" del nostro messaggio culturale.
 Occorre cioè riaffermare a noi stessi nel nostro agire quotidiano il
perchè delle nostre azioni sociali, perchè della nostra imperfetta democrazia,
 perchè del nostro sviluppo con ricchi e poveri, perchè stiamo costruendo
un mondo globalizzato che comunque è migliore di quello precedente....

 Ipotesi per una conclusione:
 forse questa epoca iniziata l'11-9 ci indurrà ad una nuova consapevolezza
 della nostra posizione e ruolo più consona alla leadership culturale e
 sociale che l'occidete è chiamato a svolgere per l'umanità intera.

 'Ciao !


  Euro Perozzi

 Verbania

  email: eperozzi@teamlab.com