Caro Professore,
La ringrazio per la possibilità di parlare di questa mattina e mi scuso
delle inprecisioni del mio intervento (mancava nome e luogo nel mio
intervento... so che sono importanti per le nostre
"visualizzazioni") .
Chiedo il permesso di aggiungere ancora qualche riga di
"ragionamenti"
sull'argomento....approfittando del suo bellissimo sito .
Come le dicevo, lunedi mi sono scoperto a pensare gli scenari possibili
se, quello di NY si fosse rapidamente scoperto essere un attentato...
Nella nostra, (mia) mente frustrata dall'impotenza di una
"guerra" anomala
di forte partecipazione emotiva e assenza di partecipazione diretta
potevo immaginare quasi con piacere una rabbiosa reazione
"occidentale"....
Per fortuna questi "schemi di pensiero" non sono per cosi dire
miei e
dominanti, e vengono rapidamente scacciati da una mia razionalità più
"civile".
Ho notato con stupore l'accanimento con cui per 2 giorni molti dei
conduttori radio e TV hanno cercato di indurci almeno il dubbio che forse
si è trattato di un attentato e probabilmente ci sono riusciti. Si è
cosi
rovesciato il "normale" apporccio in caso di catastrofe aerea:
chiave del
ragionamento le "coincidenze" (sincronicity). Perchè ?...forse
hanno avuto
'pattern' di pensiero come i miei, forse diversamente da me non
vedono
l'ora di poter dire "ecco vedete cosa provoca la Vostra
Guerra".... oppure
semplicemente perchè un attentato oggi è più "notizia" di
una banale
catastrofe aerea...
Penso che questo sia solo un esempio fra i tanti di manifestazioni
culturali e sociali di basso livello che la vuova situazione evidenzia.
Non credo che sia utile polemizzare più di tanto su questi aspetti. E' vero
che la realtà ci costringe a schierarsi più di prima: ma per non cadere
vittima dell'abbassamento del livello etico che accompagna le guerre
guerreggiate
occorre aumentare la "visione" del nostro messaggio culturale.
Occorre cioè riaffermare a noi stessi nel nostro agire quotidiano il
perchè delle nostre azioni sociali, perchè della nostra imperfetta
democrazia,
perchè del nostro sviluppo con ricchi e poveri, perchè stiamo
costruendo
un mondo globalizzato che comunque è migliore di quello precedente....
Ipotesi per una conclusione:
forse questa epoca iniziata l'11-9 ci indurrà ad una nuova
consapevolezza
della nostra posizione e ruolo più consona alla leadership culturale e
sociale che l'occidete è chiamato a svolgere per l'umanità intera.
'Ciao !
Euro Perozzi
Verbania
email: eperozzi@teamlab.com
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