08/111/2001

Caro Prof. Pelanda, sono da sempre un Suo affezionato lettore e da sempre condivido le Sue analisi degli scenari economici e politici.

Mi sento pertanto autorizzato a scriverLe riguardo a un tema in cui sono in dissenso con il Suo punto di vista.

Mi spiego. Riguardo ai problemi ambientali Lei nutre una notevole fiducia nella possibilità dell’uomo fisico e della natura organica di adattarsi alle modifiche artificiali introdotte dall’uomo faber. Esempio: che l’apparato respiratorio dell’uomo possa adattarsi alle modifiche dell’aria, che si possano costruire "artificialmente" ambienti autonomi e autosufficienti in cui sopravvivere. E altri concetti del genere da Lei talvolta enunciati.

Questi concetti presuppongono l’idea che la complessità della mente umana e di quanto essa possa dominare, cioè l’artificiale, sia qualcosa di comparabile con la complessità del funzionamento dei meccanismi naturali e che quindi sia ad esempio possibile tenere sotto totale controllo razionale le modificazioni del nostro stesso corpo fisico, etc.

Questa idea è contraddetta dai più recenti sviluppi della fisica del Caos, secondo i quali la maggior parte dei fenomeni fisici, e praticamente tutti quelli inerenti la biologia, sono di tipo caotico, e quindi teoricamente impossibili da schematizzare, a scopo previsionale, in un qualsiasi efficace modello matematico.

Ma a ribadire questo concetto è a mio avviso estremamente intuitiva la seguente considerazione: il contenuto di informazione che sta nella doppia elica all’interno di ogni cellula di un essere umano corrisponde a 2 x 10 9 bit, per cui la densità di informazione di una cellula umana ha un valore di circa 2 x 10 19 bit/ cm3. Il cervello umano ha una densità di informazione di 10 alla decima bit/ cm 3, cioè siamo un miliardo di volte meno intelligenti delle nostre cellule! Da "Scienza e vita", anno VI, n 4, aprile 1984.

Non è quindi scontato che la relativa semplicità dei meccanismi mentali dell’uomo possa mai dominare l’enorme complessità dei meccanismi biologici.

Con i più cordiali saluti, Giulio Rupi, Via Giotto 178/2 Arezzo.

giulrupi @ tin.it