A rettifica della Sua affermazione secondo la quale i tedeschi caduti
       nell'azione partigiana di via Rasella non erano nazisti ma militari
       della Wehrmacht [Trasmissione "Prima Pagina" del
      25.11.2000], invio la
       seguente documentazione:
      
       1. Comunicato dell'Agenzia Stefani emanato dal comando tedesco della
       citta' occupata di Roma alle 22.55 del 24 marzo 1944, affisso per le
      vie
       della citta' e pubblicato dai giornali romani il 25 marzo 1944: (cfr.
      p.
       es. Il Messaggero).
       "Nel pomeriggio del 23 marzo 1944, elementi criminali hanno
      eseguito un
       attentato con lancio di bomba contro una colonna tedesca di Polizia
      in
       transito per via Rasella. In seguito a questa imboscata, 32 uomini
      della
       Polizia tedesca sono stati uccisi e parecchi feriti.
       La vile imboscata fu eseguita da comunisti badogliani. Sono ancora
      in
       atto indagini per chiarire fino a che punto questo criminoso fatto
      e` da
       attribuirsi ad incitamento anglo-americano. Il Comando tedesco e`
      deciso
       a stroncare l'attivita` di questi banditi scellerati. Nessuno dovra`
       sabotare impunemente la cooperazione italo-tedesca nuovamente
      affermata.
       Il Comando tedesco, percio`, ha ordinato che per ogni tedesco
       assassinato dieci criminali comunisti-badogliani saranno fucilati.
       Quest'ordine e` gia` stato eseguito."
      
      
       2. Da Robert Katz: Morte a Roma. Editori Riuniti 1996 (V ediz.)
      pag.22.
       I poliziotti tedeschi caduti appartenevano "all'undicesima
      compagnia del
       terzo battaglione del reggimento di polizia SS Bozen che era da poco
      di
       stanza a Roma. Il reggimento era stato formato dall'ottobre del '43
      con
       reclute del Sud-Tirolo, che in quel mese era stato incorporato nel
       Grande Reich col nome di Alpenvorland. Il suo quartier generale era
      a
       Innsbruck. A Roma era sotto il comando del piu' alto ufficiale della
       polizia e delle SS in Italia: l'Obergruppenfuehrer Karl Wolff. [Il
      grado
       di Obergruppenfuehrer equivaleva a quello di generale nelle forze
      armate
       tedesche. (Nota di R. Katz)]".
      
       Conclusioni
       I tedeschi caduti in via Rasella non appartenevano alla Wehrmacht
      (forze
       armate terrestri), bensi' alle SS cioe` a un corpo militarizzato di
       polizia politica.
       E` quindi verosimile e altamente probabile che fossero scelti tra
       persone di provata fede nazista.
      
       --
       Franco Gauzzi
       Dipartim. Ingegneria meccanica
       Universita` di Roma "Tor Vergata"
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