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 Risparmiatori di nuovo ottimisti: lo dice l'Indice Bsi Gamma 
        Piazza Affari ritrova fiducia 
        La maggioranza degli investitori vede rosa 
        da qui ad un anno: più 6% 
         Torna la speranza nel cielo di Piazza 
        Affari. Dopo sei mesi all'insegna dello scetticismo (e mentre l'indice 
        cresceva) i piccoli azionisti d'Italia hanno deciso di dare credito alla 
        Borsa. Il barometro della fiducia Bsi Gamma Foundation in febbraio è 
        tornato a quota 43,2%, dopo gli abissi raggiunti nello scorso autunno, 
        con il 29,76% di ottobre ed il 37,04% di novembre. Su quest'ultimo dato 
        è calato il sipario 2004. Le misurazioni 2005 riprendono con febbraio, 
        perchè problemi tecnici non hanno consentito la rilevazione di gennaio. 
         Le 300 famiglie con portafoglio investito 
        in titoli o fondi intervistate da Gfk-CBI (società di ricerca con 70 
        anni di esperienza) hanno quindi detto un "sì" più deciso al rischio, 
        riconoscendo pure la necessità di costruirsi al più presto una pensione 
        integrativa. Anche se la loro idea sulla reale estensione della 
        previdenza pubblica continua forse ad essere troppo rosea. 
         Ma andiamo con ordine. 
         I) La prima anima dell'indice (INDICE DI 
        OTTIMISMO) misura la speranza ad un anno, che è salita al 55% dal 38,67% 
        di novembre. Un bel salto, che mette i pessimisti in minoranza. 
         IV) Migliora moltissimo (19 punti) anche 
        l'INDICE DI INCERTEZZA , quello che fa la differenza fra chi pensa bene 
        e chi teme il peggio a tre mesi: a febbraio è al 14% a novembre era a 
        -5%. Una vera e propria inversione di tendenza verso il rosa. 
         Sono invece in lieve peggioramento l'INDICE 
        "NO CRASH" e l'INDICE DI RIMBALZO. 
         II) Il "NO CRASH" è sceso a 78,30% 
        dall'83,28% di novembre. La percentuale di chi esclude nei prossimi sei 
        mesi un crac ( - 30%) è quindi in diminuzione. 
         III) Ed è in calo anche il partito dei 
        rimbalzisti del giorno dopo. Quelli che credono in un recupero subito 
        dopo un violento ribasso ( - 5%) sono scesi al 25,5% dal precedente 
        31,45%. 
         Insomma i piccoli azionisti si sono 
        finalmente accorti nel complesso che qualche cosa di positivo è successo 
        ma si domandano fino a quando durerà. Un po' più di speranza, quindi. Ma 
        nessun entusiasmo. Un cambiamento d'umore che si riflette anche nelle 
        previsioni medie di crescita (e di ribasso) dell'indice a tre mesi a un 
        anno. Da qui a maggio, infatti, gli ottimisti lo vedono su del 4,17% ed 
        i pessimisti giù del 5,02%. Mentre i fiduciosi ad un anno puntano al 
        6,13% e chi pensa male teme un - 5,05%. 
         La geografia segnala, come spesso accade, 
        la maggior concentrazione di pessimisti al Nord Est (37% contro la media 
        nazionale di 43%) ed una differenza di "sentiment" sempre molto ampia 
        tra uomini e donne. Le signore sperano al 32,8%, i signori al 48,4%. 
         Molto interessanti le risposte extra sulla 
        previdenza integrativa. In media il campione ritiene che la pensione 
        pubblica coprirà il 68,33% del suo ultimo stipendio. I giovanissimi (18 
        - 34 anni) sono un po' meno ottimisti ed arrivano a sognare il 60%. 
        Mentre chi ha fra 35 e 44 anni sale sopra il 68,5%. Rischiando, in 
        alcuni casi, di essere eccessivamente ottimista. 
         Quanto alla necessità di costruirsi quanto 
        prima una pensione di scorta tutti sono d'accordo. Ma solo in teoria. 
        Nella pratica, si sa, pochissimi italiani hanno aderito a forme di 
        previdenza integrativa non obbligatorie. 
         Il sondaggio cerca di indagare sui freni. 
        In cima alla classifica ci sono senz'altro i debiti (41% degli 
        intervistati cita il mutuo), la poca chiarezza legislativa 847%) mentre 
        almeno un quarto dice che non può prendersi impegni. Almeno finchè non 
        avrà raggiunto una posizione economica adeguata. 
        Disponibile ad ogni tipo di chiarimento 
        Porgo cordiali saluti 
          Lorenzo Polojac 
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