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          Gentilissimo Prof. Pelanda,
         
              l'altro giorno,
          discutendo di politica con un amico d'oltremanica, anch'egli piuttosto
          giovane, sui trent'anni, questi si è stupito del fatto che in italia
          vi fossero ancora persone che si dichiarino comuniste e partiti che
          mantengano la falce e il martello nel simbolo. E questi è un filosofo
          liberal uscito da Cambridge con convinzioni repubblicane, non certo un
          elettore dei tories. Trascurando prove ben più evidenti, se
          questo ragazzo parlasse in italiano gli proporrei di visitare il
          seguente sito Internet, http://cdl.eremita.it/,
          cui sono arrivato cercando il testo di una canzone popolare lombarda.
          Lo consiglio vivamente a chiunque, con la mente abbastanza lucida,
          voglia farsi quattro risate. Perché, prendere sul serio certe
          affermazioni, sarebbe a dir poco "aberrante". Parola del
          resto molto comune nel gergo della sinistra italiana. Una chicca gli
          inni a sostegno dell'IRA e dell'Intifada. Soprattutto questi ultimi,
          dove persino le parole rivolte alla monarchia giordana sono
          sufficienti per far raccapponare la pelle a chiunque abbia un minimo
          di buon senso. Purtroppo, il sito, sembra molto letto.
         
              Cordialmente,
         
          Matteo F. M. Sommaruga
         
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