29/02/2004

Gentilissimo Prof. Pelanda,
 
    l'altro giorno, discutendo di politica con un amico d'oltremanica, anch'egli piuttosto giovane, sui trent'anni, questi si è stupito del fatto che in italia vi fossero ancora persone che si dichiarino comuniste e partiti che mantengano la falce e il martello nel simbolo. E questi è un filosofo liberal uscito da Cambridge con convinzioni repubblicane, non certo un elettore dei tories. Trascurando prove ben più evidenti, se questo ragazzo parlasse in italiano gli proporrei di visitare il seguente sito Internet, http://cdl.eremita.it/, cui sono arrivato cercando il testo di una canzone popolare lombarda. Lo consiglio vivamente a chiunque, con la mente abbastanza lucida, voglia farsi quattro risate. Perché, prendere sul serio certe affermazioni, sarebbe a dir poco "aberrante". Parola del resto molto comune nel gergo della sinistra italiana. Una chicca gli inni a sostegno dell'IRA e dell'Intifada. Soprattutto questi ultimi, dove persino le parole rivolte alla monarchia giordana sono sufficienti per far raccapponare la pelle a chiunque abbia un minimo di buon senso. Purtroppo, il sito, sembra molto letto.
 
    Cordialmente,
 
Matteo F. M. Sommaruga