19/03/2004

 

Gentile Professore

Mi vorrei allacciare ad alcune affermazioni del nostro Presidente Ciampi.

“L’economia ha bisogno di uno scossone perché è in stagnazione”. Più o meno ha detto così.

Lo scossone è semplice ma nessuno si adopera per darlo.

L’euro tropo forte ci massacra.

Per lavoro opero nel settore degli acciai. In pochi mesi sono aumentati del 40 – 60% mettendo in difficoltà numerosissime imprese.

Chi ha fato appalti ha quotato su prezzi di un anno fa. Chi quota usa prezzi attuali.

Chi lavora per l’estero, usando i prezzi attuali e “grazie” alla forza dell’euro si ritrova fuori mercato contro chi opera in dollari.

Quoto per Libia e mi ritrovo i Canadesi a “farmi le scarpe”.

Compri acciaio, tubi d’acciaio, ferro da costruzione e lo ritrovi alto perché i cinesi hanno comprato tutto (ma non c’era un surplus d’acciaio in Europa?).

 Che fanno i nostri politici europei? Nulla.

Se escludiamo qualche articolo u “Il Sole 24 ore” non se ne parla e, intanto,le imprese perdono soldi.

E poi ci si lamenta che l’economia non decolla.

Ma dove vivono?

P.S. ho affrontato il solo problema dell’acciaio perché mi colpisce da vicino ma situazioni simili valgono per tanti altri settori. La scorsa estate il ministro Tremonti lanciò l’allarme ma nulla più.

 

Suo Antonio Monesi