18/03/2004

                Grosseto  17.3.2004
 Caro Pelanda,
      sappiamo dalla storia che il terrorismo non vince mai, non
 retoricamente, ma in pratica;  è per la sua stessa natura incapace di
 produrre gli esiti sperati dai suoi autori ed ai suoi ideatori.
 Se gli ideatori sono veramente quello che dicono di essere.
 Per quanti danni e vittime esso produca non può produrre effetti diversi
 da quelli psicologici, pure importantissimi.
 I suoi estimatori e la manovalanza lo seguono finchè mantiene un profilo
 nuovo e, per una mente semplice, vincente; poi si ritirano e
 "dimenticano tutto".
 Oggi è nella fase di crescita e trova adepti con grande facilità, elegge
 il governo spagnolo come aveva deciso di fare lo scorso anno, ucciderà
 ancora molte persone, forse, scatenando una reazione che, alla fine,  lo
 travolgerà.
 Perchè oltre la paura c'è il coraggio.
 L'evoluzione e l'involuzione possono durare anche decenni, ma l'esito è
 scontato.
 Aspettarsi dall'Europa continentale una reazione diversa dalle parole è
 un'illusione; lo spirito di Monaco non è stato una contingenza del
 momento, è l'incapacità costituzionale di agire e reagire di un
 continente decrepito.
 La stessa che ci sta portando fuori dal futuro assetto economico del
mondo.
 Cordialmente.

 Roberto Alessi