Grosseto 17.3.2004
Caro Pelanda,
sappiamo dalla storia che il terrorismo
non vince mai, non
retoricamente, ma in pratica; è per la sua stessa natura
incapace di
produrre gli esiti sperati dai suoi autori ed ai suoi ideatori.
Se gli ideatori sono veramente quello che dicono di essere.
Per quanti danni e vittime esso produca non può produrre effetti
diversi
da quelli psicologici, pure importantissimi.
I suoi estimatori e la manovalanza lo seguono finchè mantiene un
profilo
nuovo e, per una mente semplice, vincente; poi si ritirano e
"dimenticano tutto".
Oggi è nella fase di crescita e trova adepti con grande facilità,
elegge
il governo spagnolo come aveva deciso di fare lo scorso anno,
ucciderà
ancora molte persone, forse, scatenando una reazione che, alla
fine, lo
travolgerà.
Perchè oltre la paura c'è il coraggio.
L'evoluzione e l'involuzione possono durare anche decenni, ma
l'esito è
scontato.
Aspettarsi dall'Europa continentale una reazione diversa dalle
parole è
un'illusione; lo spirito di Monaco non è stato una contingenza
del
momento, è l'incapacità costituzionale di agire e reagire di un
continente decrepito.
La stessa che ci sta portando fuori dal futuro assetto economico
del
mondo.
Cordialmente.
Roberto Alessi
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