| Il dictat che gira nelle marce cosiddette "pacifiste" è il
        canto "BellaCiao", un canto utilizzato dai partigiani per quella che fu secondo
 alcuni guerra civile secondo altri guerra di liberazione, ma sempre
        guerra e
 non pace.Questo è il primo aspetto della falsa rappresentazione dei
        fatti di chi
 decide le strategie di queste marce.
 Il secondo aspetto riguarda la questione non indifferente che tale
 brano, ripreso da una musica popolare alla quale si era cambiato il
        testo,
 viene cantato da una presumibilmente contadina che chiede al suo uomo di
 portarla con lui a combattere, ma questo insieme con gli alleati
        angloamericani e
 non contro per la liberazione dell'Italia, non si capisce perchè venga
        usata
 contro la liberazione dell'Iraq.
 "Bella ciao" fatta intonare a dei minorenni i quali non
        hanno e non
 possono avere gli strumenti per comprendere e condividere le
        ragioni (peraltro
 confuse a quanto suddetto) è una configurazione del reato di
        violenza e
 maltrattamenti ai minori, violenza morale, psicologica e in parte
 fisica,compiuta dagli stessi campioni che contestano i bambini a Sanremo
        o nei
 talk show.
 
 Guglielmo R.
 
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