Chiarissimo Professore,
non ho ancora finito di leggere il Suo strepitoso volume (Futurizzazione),
eppure gią mi sento in condizione, se non proprio in dovere, di
divulgarlo
presso chiunque sia in grado, a mio giudizio, di apprezzarne gli
elevatissimi contenuti. In particolare, per quanto riguarda la
prospettiva, il discorso e la mentalitą neoparmenidea,
rimango sempre di pił convinto
che le Sue visioni del futuro, ovviamente implicanti il successo e
l'accoglimento delle Sue stesse proposte etico-economiche,
rivoluzionarie
quanto sensate, possano costituire sul piano teorico l'inverarsi
pił alto
e concreto del momento epistemico (logico, storico, cronologico?), che
Severino definisce Paradiso della Tecnica. Un tale edenica
situazione
mondiale creerebbe, a mio modesto avviso, l'humus ideale per
l'affermazione della veritą ontologica e filosofica. Infatti, che altro
potrebbe fare di
pił e di meglio, un'umanitą prospera e felice, se non occuparsi
seriamente
della struttura originaria dell'essere?
Attestandole ancora una volta la mia ammirazione la saluto con
straordinario affetto.
F. S. Brescia
|