04/03/2003

Chiarissimo Professore,
 non ho ancora finito di leggere il Suo strepitoso volume (Futurizzazione),
 eppure gią mi sento in condizione, se non proprio in dovere, di divulgarlo
 presso chiunque sia in grado, a mio giudizio, di apprezzarne gli
 elevatissimi contenuti. In particolare, per quanto riguarda la
prospettiva, il discorso e   la mentalitą neoparmenidea, rimango sempre di pił convinto
 che le Sue visioni del futuro, ovviamente implicanti il successo e
 l'accoglimento delle Sue stesse  proposte etico-economiche, rivoluzionarie
 quanto sensate, possano costituire sul piano teorico l'inverarsi pił alto
e concreto del momento epistemico (logico, storico, cronologico?), che
 Severino definisce Paradiso della Tecnica. Un tale edenica situazione
 mondiale creerebbe, a mio modesto avviso, l'humus ideale per
l'affermazione della veritą ontologica e filosofica. Infatti, che altro potrebbe fare di
 pił e di meglio, un'umanitą prospera e felice, se non occuparsi seriamente
 della struttura originaria dell'essere?
 Attestandole ancora una volta la mia ammirazione la saluto con
straordinario affetto.
 F. S. Brescia