07/03/2003

Egregio Carlo Pelanda, scriviamo in merito al suo articolo del Giornale "Nascosti dietro la foglia di fico del pacifismo", per testimoniare la nostra adesione soprattutto all'ultima tesi del suo intervento, quella che propone la costituzione di una NUOVA ONU  in base a dei precisi, moderni, avanzati, liberali, condivisi requisiti, concordati fra tutte le nazioni.  Quella vigente rappresenta infatti un meccanismo ormai superato, inceppato e sfacciatamente contraddittorio. E', per esempio, una vera assurdità che, nell'avvicendamento alla Presidenza, arrivi il turno di nazioni che hanno regimi vergognosamente stridenti con i fondamentali  diritti civili che, sia la ormai vecchia ONU che qualsiasi altra NUOVA  o immaginabile ONU,   dovrebbe salvaguardare. La sua proposta di una NUOVA ONU, pur con tutte le difficoltà di una messa a punto delle nuove regole, è decisamente stimolante per la spinta che darebbe al raggiungimento degli obiettivi "liberali" in tutto il mondo, in presenza oltretutto sia di una  ormai vasta "quantità" di nazioni che hanno sposato o vorrebbero sposare quegli obiettivi, sia  di una  comprovata "qualità" degli stessi,  in riferimento soprattutto a nazioni come gli Stati Uniti,  l'Inghilterra, ecc.  Con il  presente nostro contributo e appoggio, Le chiediamo quindi di stralciare e sviluppare, dal suo citato  intervento, la tesi abbozzata sulla NUOVA ONU e di creare un'équipe di studiosi che abbia come obiettivo primario  la messa a punto di una  nuova Costituzione.  Nella ipotesi di un mancato raggiungimento di questo primario obiettivo, Le chiediamo di mirare ad un secondario ma altrettanto nobile e prezioso  obiettivo di supporto alla tesi di una NUOVA ONU  e cioè: creare,  con l'avallo di tutte quelle nazioni che, all'interno della vigente ONU, posseggono  tutti i requisiti della NUOVA ONU, una "Giuria/Agenzia Liberale" sovranazionale, così come ne esistono nell'economia (per esempio, l'agenzia Standard&Poor's) che predisponga una classifica e una pagella, continuamente in aggiornamento positivo/negativo,  sul raggiungimento/miglioramento/peggioramento degli standard "liberali" da parte delle singole  Nazioni.   Questo obiettivo secondario di una Giuria/Agenzia  di monitoraggio dovrebbe comunque essere perseguito e mantenuto, come metodologia propedeutica di verifica/accettazione,  anche qualora venisse raggiunto l'obiettivo primario di una NUOVA ONU, con la sua nuova Costituzione. 

Grazie per i suoi interventi e le sue battaglie ideologiche e metodologiche.
                                                                         I coniugi Mario Marelli e Vittoria Elli, insegnanti di Italiano e Storia nelle Medie  Superiori.
 
P.S. Le chiediamo, se è possibile, di pubblicare sul "GIORNALE" (Rubrica "La parola ai lettori" o altro spazio) questo nostro intervento in appoggio alla sua tesi, e, se vuole, di utilizzarci tutt'e due, o uno dei due (Elli Vittoria) come organizzatori o collaboratori per la formulazione della nuova Costituzione o per la organizzazione della Giuria sovranazionale di monitoraggio.