Egregio Carlo Pelanda, scriviamo in merito al suo articolo del Giornale "Nascosti dietro la foglia di fico del pacifismo", per testimoniare la nostra adesione soprattutto all'ultima tesi del suo intervento, quella che propone la costituzione di una NUOVA ONU in base a dei precisi, moderni, avanzati, liberali, condivisi requisiti, concordati fra tutte le nazioni. Quella vigente rappresenta infatti un meccanismo ormai superato, inceppato e sfacciatamente contraddittorio. E', per esempio, una vera assurdità che, nell'avvicendamento alla Presidenza, arrivi il turno di nazioni che hanno regimi vergognosamente stridenti con i fondamentali diritti civili che, sia la ormai vecchia ONU che qualsiasi altra NUOVA o immaginabile ONU, dovrebbe salvaguardare. La sua proposta di una NUOVA ONU, pur con tutte le difficoltà di una messa a punto delle nuove regole, è decisamente stimolante per la spinta che darebbe al raggiungimento degli obiettivi "liberali" in tutto il mondo, in presenza oltretutto sia di una ormai vasta "quantità" di nazioni che hanno sposato o vorrebbero sposare quegli obiettivi, sia di una comprovata "qualità" degli stessi, in riferimento soprattutto a nazioni come gli Stati Uniti, l'Inghilterra, ecc. Con il presente nostro contributo e appoggio, Le chiediamo quindi di stralciare e sviluppare, dal suo citato intervento, la tesi abbozzata sulla NUOVA ONU e di creare un'équipe di studiosi che abbia come obiettivo primario la messa a punto di una nuova Costituzione. Nella ipotesi di un mancato raggiungimento di questo primario obiettivo, Le chiediamo di mirare ad un secondario ma altrettanto nobile e prezioso obiettivo di supporto alla tesi di una NUOVA ONU e cioè: creare, con l'avallo di tutte quelle nazioni che, all'interno della vigente ONU, posseggono tutti i requisiti della NUOVA ONU, una "Giuria/Agenzia Liberale" sovranazionale, così come ne esistono nell'economia (per esempio, l'agenzia Standard&Poor's) che predisponga una classifica e una pagella, continuamente in aggiornamento positivo/negativo, sul raggiungimento/miglioramento/peggioramento degli standard "liberali" da parte delle singole Nazioni. Questo obiettivo secondario di una Giuria/Agenzia di monitoraggio dovrebbe comunque essere perseguito e mantenuto, come metodologia propedeutica di verifica/accettazione, anche qualora venisse raggiunto l'obiettivo primario di una NUOVA ONU, con la sua nuova Costituzione.
Grazie per i suoi interventi e le sue
battaglie ideologiche e metodologiche.
I
coniugi Mario Marelli e Vittoria Elli, insegnanti di Italiano e Storia nelle
Medie Superiori.
P.S. Le chiediamo, se è possibile, di
pubblicare sul "GIORNALE" (Rubrica "La parola ai
lettori" o altro spazio) questo nostro intervento in
appoggio alla sua tesi, e, se vuole, di utilizzarci tutt'e due, o uno
dei due (Elli Vittoria) come organizzatori o collaboratori per la
formulazione della nuova Costituzione o per la organizzazione della
Giuria sovranazionale di monitoraggio.
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