Egregio Professore Pelanda,
Le avevo già scritto in gennaio per
manifestarLe la mia totale ed incondizionata solidarietà e colgo
l'occasione per la risposta che Ella mi aveva inviato.
Dopo 2 mesi, quasi alla scadenza del tempo
limite, pare che la Procura di Verona abbia "partorito" la
decisione di perseguire il Suo aggressore: ne prendo atto aspettando
gli sviluppi futuri senza farmi alcuna illusione.
Quello che mi preme porre alla Sua
attenzione, da veronese che tutti i giorni deve leggere il quotidiano
cittadino, ben poco rappresentativo della città, e che merita di
essere acquistato unicamente per i Suoi articoli, è il comportamento
tenuto da "L'Arena" nei Suoi confronti nei giorni
immediatamente successivi al ben noto episodio: ho avuto la sensazione
che nei Suoi confronti non vi sia stata nè alcuna difesa se non
tardiva ed inadeguata e soprattutto nè una netta posizione di
condanna nei confronti del personaggio Adel Smith.
Il quotidiano di Verona ha da sempre una
posizione schierata fra i meandri del cattocomunismo, è anche
evidente come questa connotazione nell'ultimo anno, forse in ossequio
alla nuova sciagurata amministrazione comunale, si sia fatta ben più
netta ed estremista: ebbene Le chiedo alla luce di questa realtà se
non ritiene opportuno interrompere la collaborazione, che per la Sua
controparte mi appare forzosa - forse per l'esistenza di un qualche
accordo contrattuale -, col giornale "L'Arena".
Io e penso tutti i Suoi lettori saremmo più
felici di vedere pubblicati i Suoi articoli su giornali che
meritano il loro prezzo di acquisto.
Voglia gradire i miei più cordiali
saluti.
Alberto Mondini
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