06/03/2003

Egregio Professore Pelanda,

 
Le avevo già scritto in gennaio per manifestarLe la mia totale ed incondizionata solidarietà e colgo l'occasione per la risposta che Ella mi aveva inviato.
 
Dopo 2 mesi, quasi alla scadenza del tempo limite, pare che la Procura di Verona abbia "partorito" la decisione di perseguire il Suo aggressore: ne prendo atto aspettando gli sviluppi futuri senza farmi alcuna illusione.
 
Quello che mi preme porre alla Sua attenzione, da veronese che tutti i giorni deve leggere il quotidiano cittadino, ben poco rappresentativo della città, e che merita di essere acquistato unicamente per i Suoi articoli, è il comportamento tenuto da "L'Arena" nei Suoi confronti nei giorni immediatamente successivi al ben noto episodio: ho avuto la sensazione che nei Suoi confronti non vi sia stata nè alcuna difesa se non tardiva ed inadeguata e soprattutto nè una netta posizione di condanna nei confronti del personaggio Adel Smith.
 
Il quotidiano di Verona ha da sempre una posizione schierata fra i meandri del cattocomunismo, è anche evidente come questa connotazione nell'ultimo anno, forse in ossequio alla nuova sciagurata amministrazione comunale, si sia fatta ben più netta ed estremista: ebbene Le chiedo alla luce di questa realtà se non ritiene opportuno interrompere la collaborazione, che per la Sua controparte mi appare forzosa - forse per l'esistenza di un qualche accordo contrattuale -, col giornale "L'Arena".
 
Io e penso tutti i Suoi lettori saremmo più felici di vedere pubblicati i Suoi articoli su giornali che meritano il loro prezzo di acquisto.
 
Voglia gradire i miei più cordiali saluti.
 
Alberto Mondini