24/05/2004

Gentile professore

L’accordo di compromesso tra governi europei che vogliono rendere più flessibile il patto di stabilità tenendo conto del debito pubblico è una iattura voluta direttamente da Berlusconi e Tremonti. In sede di semestre italiano hanno avallato il “si, ma vogliamoci tanto bene” sperando che i Tedeschi  avrebbero fatto altrettanto.

Il problema del deficit troppo elevato era un problema fin dall’ingresso nell’euro e il non averlo voluto affrontare oggi può essere una minaccia.

Noto “se le agenzie di rating…. Il costo degli interessi…” dovrebbe essere un problema irrilevante visto che un “futuro” miglioramento della situazione economica dovuta all’abbattimento delle tasse dovrebbe anticipare con tassi decrescenti i benefici economici futuri.

Principio validissimo con la presenza di mercati finanziari futuri “perfetti” ma in mancanza di perfezione, condizione normale nell’esistenza umana, i tassi a breve, e a lunga in presenza di un deficit crescente, saranno crescenti e con il debito pubblico attuale sarebbe una tragedia.

Indipendentemente da accordi tra Germania e Francia.

Ha visto poi che fine ha fatto la diminuzione delle tasse promessa entro trenta giorni, due mesi fa?

Non ritiene che personaggi più affidabili alla guida del paese, sia in se un miglioramento delle condizioni economiche presenti e future dell’Italia? 

A proposito quei famosi benefici per gli over 40 o 50 promessi e decantati in occasione delle presentazioni della legge cosiddetta “Biagi”?

Gualtiero Giovanni