05/05/2004

Pensavamo che l’era Santoro fosse definitivamente conclusa. Ci eravamo sbagliati, perché su Rai Tre – Telekabul hanno subito trovato un degno erede del tele tribuno più arrogante d’Italia. Si chiama Giovanni Floris e conduce un programma chiamato “Ballarò” il cui livello di faziosità è sicuramente unico in Italia. Che Floris fosse organico alla sinistra lo si sapeva da tempo e ne avevamo avuto conferma già il primo maggio scorso quando il “figlioccio” di Santoro è salito sul palco in Piazza San Giovanni, acclamato dalla folla che assisteva al concerto. Martedì sera però è stato sorpassato ogni limite. Floris ha infatti dedicato l’intera puntata di Ballarò al tema della tortura incentrando tutta la trasmissione sulla vicenda degli iracheni rinchiusi nelle carceri e maltrattati dai soldati americani. Un caso isolato che è stato condannato in primo luogo dal presidente Bush e che ha provocato l’immediata rimozione del comandante delle truppe responsabili della vicenda. Però tutto ciò è passato in secondo piano, il messaggio che Floris ha cercato di trasmettere è stato essenzialmente uno: l’Iraq è occupato, gli occupanti anglo americani non rispettano i diritti umani, gli iracheni sono torturati, la resistenza contro gli invasori è sacrosanta. Il tutto sulla televisione pubblica pagata dagli italiani. A dare man forte al “piccolo” Santoro un rappresentante di Amnesty International anch’esso imbevuto di anti americanismo, mentre a difendere gli Usa il solo Luttaw penalizzato dal collegamento esterno e più volte zittito dal conduttore.

Si parla continuamente di anomalia italiana in riferimento al fatto che il Presidente del Consiglio sia proprietario di tre reti televisive. Nessuno invece si accorge che la vera anomalia sta nel fatto che una rete del servizio pubblico, precisamente Rai Tre, da oltre vent’anni è controllata dalla sinistra, prima dal Partito Comunista con l’indimenticabile (in senso negativo) Angelo Guglielmi, oggi dall’Ulivo, che se ne è sempre servita come strumento di sfacciata propaganda. Fortunatamente lo stesso giorno in cui veniva trasmessa la scandalosa puntata di Ballarò, in Rai si è dimessa la presidente Lucia Annunziata, quella che avrebbe dovuto garantire il pluralismo e che invece ha garantito soltanto la faziosità della terza rete dove è cresciuta professionalmente e politicamente. Adesso anche lei, come Santoro, diventerà un martire della libertà d’informazione, un simbolo della lotta al regime berlusconiano. Mentre un giornalista libero come Antonio Socci, l’unico che è stato capace di fare un’informazione diversa, raccontando per la prima volta sulla Rai gli orrori del comunismo e tante altre tragedie dimenticate (Sudan, Kossovo ecc.) è stato rimosso dalla vice direzione di Rai Due penalizzato dalla scandalosa guerra dell’auditel (che guarda agli ascolti a totale discapito della qualità), senza che nessuno si sia indignato. Del resto c’era da aspettarselo: Socci nella sua vita, a differenza di Santoro e dell’Annunziata, non è mai stato un militante dell’estrema sinistra.

                                                                          Americo Mascarucci

23/05/2004

Complimenti compagno Fassino, complimenti presidente Prodi, complimenti onorevole Rutelli, complimenti signori dell'Ulivo. Con il vostro voto in Parlamento sul ritiro delle truppe dall'Iraq avete dimostrato a tutti gli italiani che se vincerete le elezioni vi farete dare la linea di governo da Cossutta e Bertinotti. Noi lo sapevamo già. Ora anche chi non lo aveva capito grazie al vostro atteggiamento si è finalmente accorto che non siete altro che dei comunisti, travestiti da moderati. Siete rimasti i soliti "trinariciuti" ben descritti dal compianto Giovannino Guareschi.
 
Americo Mascarucci