11/05/2003

Gentile professore

“la migliore soluzione finora trovata è quella – e non si sorrida per l’ovvietà – di riuscire a comunicare la verità”

ma cos’è la verità? Per il suo amico Berlusconi è quanto si legge all’incontrario sull’Unità

il che ovviamente sarebbe il miglior risultato dopo la scrittura del Vangelo.

forse i cinesi non hanno diffuso subito la notizia della Sars perché avevano stimato che un allarme, forse infondato, avrebbe provocato un grossissimo danno economico.

forse era anche apparentemente vero nei primi giorni del’infezione.

Come possibilista credo che quello che è vero oggi può diventare falso domani.

Ritengo che limitarsi a raccontare quello che si crede vero sarebbe già una grande conquista morale e civile.

Poi la pluralità dell’informazione farebbe il resto.

Guai a credere che esista un’informazione obiettiva.

Poi ci sono delle persone che mentono fino a credere alle loro menzogne. Ma di patologici ce ne saranno sempre.

Gualtiero Giovanni

 

28/05/2003

Gentile professore

Due settimane fa parlava di sincerità. Io le ho risposto che bastava asserire cose che si credono vere.

Chiamare il progetto economico da lei sostenuto “riforma di efficienza” è attribuire un significato positivo, direttamente nell’etichetta della riforma.

La si poteva anche etichettare “riforma di inefficienza” oppure “riforma Pelanda”. Nel primo caso si sarebbe potuto attribuire un significato negativo alla riforma, nel secondo invece abbiamo un’etichetta ininfluente sulla formazione del giudizio, escluso quanti in qualche modo la conoscono.

Nella situazione attuale un lettore superficiale potrebbe essere indotto a confondere la riforma con il suo obiettivo. Il che è disinformare. Il che è un po’ mentire.

E poi, professore, quali sono le “riforme di efficienza” introdotte da questo governo?

Gualtiero Giovanni