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          Preg.mo prof.Pelanda Le invio queste considerazioni
          mediate dall'esperienza che potrebbero indurre ad opportune
          riflessioni.
         
          "Coefficiente di
          gradimento" del lavoro
         
          In Italia si ha la convivenza contraddittoria di
          un'alta percentuale di disoccupazione e di un'alta offerta di lavoro
          in molti settori. Questa anomalia impone necessariamente degli
          interventi legislativi che riformino l'attuale situazione.
         
          Per evitare  feroci lotte sindacali e sociali,
          per evitare percorsi scorretti nelle assunzioni, per consentire una
          reale programmazione nazionale e personale, per una lotta incisiva
          alla disoccupazione, per rendere superflua almeno una parte
          dell'immigrazione, per liberare giovani energie potenzialmente
          notevoli ecc., occorre un modello matematico che consenta di
          definire un "coefficiente di gradimento" del lavoro non
          autonomo che quantizzi in modo equo ed indiscutibile la remunerazione.
          Si tratterebbe tutto sommato, di praticare anche in questo ambito la
          legge della domanda e dell'offerta; legge inderogabile nel medio-lungo
          periodo che, se disattesa, porta a storture sociali che sconvolgono la
          convivenza civile.
         
          Partendo comunque da una remunerazione dignitosa,
          si stabilisca un punteggio che consenta di calcolare un
          "coefficiente di gradimento" del lavoro attraverso una somma
          algebrica dei valori dei "minus" e dei "plus" il
          cui differenziale venga quantizzato in denaro e sommato algebricamente
          alla remunerazione di base. Per la contribuzione si userą lo stesso
          sistema con segno contrario.
         
          Ogni cinque anni, si varieranno i punteggi dei
          "minus" e dei "plus" in funzione dei risultati
          statistici dei settori di impiego e delle zone geografiche (nord-centro-sud-isole
          ecc.).Per "minus" si intendono luoghi di lavoro
          confortevoli, orario di lavoro breve, scarsa preparazione scolastica o
          professionale, sicurezza dell'impiego, sicurezza della remunerazione
          ecc. Per "plus" invece lavori usuranti, luoghi di lavoro
          inclementi, licenziabilitą, preparazione scolastica e/o professionale
          ecc.
         
          Qui sono state esposte le linee di principio,
          ovviamente il modello reale si muoverebbe in un campo pił sofisticato
          e completo.
         
          Tale sistema, visto che anche i privilegi vengono
          definiti diritti acquisiti, potrą valere per i nuovi assunti; ove non
          sia possibile neanche tale logica soluzione valgano almeno i
          suoi principi quale base delle contrattazioni.
         
          Nel primo periodo potrebbe accadere che le finanze
          statali subiscano una lieve caduta negli introiti ma, a regime, tali
          saranno i vantaggi che sicuramente il saldo risulterą positivo.
         
                                                                                    
          Anacleto Marinelli
         
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