02/05/2001

Caro Carlo,

 la classe imprenditoriale italiana, D'amato in testa, è schierata con il Polo delle Libertà, tenuto conto che:
 1) La sinistra gli ha garantito cinque anni di pace sindacale nella quale il divario tra il potere d'acquisto degli imprenditori e quello dei lavoratori dipendenti si è decisamente allargato.
 2) La sinistra non ha fatto nulla per ridurre il carico fiscale dei ceti pruduttivi, cioè di chi lavora.
 3) La sinistra ha consentito un' immigrazione selvaggia che ha dato agli imprenditori colf e manodopera a basso costo ed ai lavoratori (notoriamente alloggiati nelle periferie disagiate) una costante minaccia alla sicurezza personale.
 Come modesto lavoratore dipendente, cosa mi devo aspettare di peggio nei prossimi cinque anni?
 Loris

 

22/05/2001

Caro Direttore,
 torno a Lei con questa mia addirle, avrebbe detto Toto, e in effetti devo
dire che i miei reiterati tentativi di sintonizzarmi con il Giornale da Lei
diretto sono ripetutamente caduti nel vuoto, sara il peccato originale di
aver fatto l'editorialista politico per La Padania nel periodo
"secessionista", sara la poverta dei miei contenuti.
 Questa volta pero e dei vostri contenuti che voglio parlare, Il Giornale
negli ultimi tre mesi e stato poco piu che un foglio di propaganda
elettorale, la situazione lo esigeva; oggi tuttavia, vinte le elezioni, mi
sarei aspettato un foglio ricco di contenuti, di progetti, di programmi un
foglio destinato a diventare la coscienza critica della nuova maggioranza.
Credevo in questo sillogismo: abbiamo convinto i lettori a votare per Forza
Italia sulla base dei programmi, i nostri lettori hanno creduto in cio che
dicevamo, ergo, si aspettano che noi verifichiamo l'attuazione dei
programmi.
 Al contrario mi pare che il tono, le firme, e gli argomenti continuino ad
essere quelli della campagna elettorale, della serie noi siamo i buoni di
la ci sono i cattivi. Ma c'e di piu, mi pare anche di intravvedere un
tutt'altro che velato accenno a preparare giustificazioni per il nuovo
Governo; leggendo qua e la si intravvedono notizie tendenti a mettere le
mani avanti, della serie, ci
 hanno lasciato una situazione ben peggiore di quella che immaginavamo.
 A me pare che sia invece venuto per tutti il momento di farsi su le maniche
e di lavorare per migliorare davvero questo paese senza scuse e senza un
atteggiamento di polemica continua. Bene ad esempio ha fatto l'amico Carlo
Pelanda a portare subito sul campo  dei contenuti, e che contenuti, il
profilo della sua collaborazione.
 Mi auguro che anche Lei, caro Direttore, dia un'autorevole spinta in questa
direzione.

 Con i migliori saluti

 Loris Cereda