| Caro professore la Sua rubrica di oggi Martedì su 'il Foglio'
        presentain modo sintetico e chiaro la minaccia di perdita di peso in
 ternazionale che potrebbe discendere da una non chiara linea di
 continuità in politica estera del nuovo governo in Italia
        rispetto a
 quanto realizzato nel lustro Berlusconi.
 La rubrica trascura tuttavia una terza gamba degli armamenti che
 potrebbe rischiare di essere ceduta agli interessi dell'industria
 militare estera: quella delle telecomunicazioni.
 In questo campo in Italia abbiamo infatti capacità consolidate
        tanto sul
 piano della componentistica quanto su quello della sistemistica
        che su
 quello delle applicazioni dei servizi a valore aggiunto di ogni
        tipo.
 Una cooperazione tra il gruppo Fininvest e le aziende già IRI
        anche
 solamente a fini civili in progetti di realizzazione di reti di
        servizi
 pubblici potrebbe offrire ai leader più 'innovatori' l'opportunità
        di
 concordare linee di ammodernamento tecnologico in questo comparto
        del
 terziario. Cooperazione che trascendendo i limiti della più
        spicciola (e
 sempre più invisa) 'politica dei sinedri' potrebbe concorrere coi
        due
 settori già da Lei citati a rafforzare la capacità
        dell'industria
 italiana a concepire soluzioni innovative in tema di politiche
        della
 sicurezza e di aggiornamento delle reti tecnologiche
        infrastrutturali
 che sono richieste per dare servizio ai più nuovi servizi a
        valore
 aggiunto di interesse non solo militare ma anche civile.
 Non credo sia difficile comprendere che anche il mondo finanziario
 riceverebbe grandi benefici dall'insistere su questo terzo settore
 applicativo capace di risultare rapidamente sia profittevole per
        gli
 investimenti industriali che competitivo per le esportazioni
        industriali
 (di soluzioni applicative di carattere tanto militare che civile).
 Si tratta di un comparto di applicazione delle ICT al servizio di
 soluzioni innovative dei servizi di interesse pubblico di mio
 particolare e costante interesse da quando lasciai la ricerca e la
 docenza in fisica di base. Un comparto che ho potuto curare anche
        con
 una diretta e pluriennale esperienza in sede NATO durante la mia
        vita
 professionale di coordinamento di progetti complessi tra grandi
        gruppi
 industriali italiani ed USA.
 Spero questo contributo Le possa essere utile come spunto per
        integrare
 le considerazioni da Lei espresse sulla rubrica in questione,
 cordialmente
 Carlo Vitali
 
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