Capitalismo etico e Sviluppo sostenibile
(2 concetti ambigui molto amati)
Cominciamo dal primo. Se il capitalismo è etico (Bush vuole dare delle
regole etiche al capitalismo) si chiama Socialdemocrazia. Se il
capitalismo è libero si chiama Liberismo.
Se, come oggi, tende ad essere sempre più Liberismo, vuol dire che le
regole vengono escluse perché sono un limite allo sviluppo del
Capitale. Lo spirito del Capitalismo è quello di fare soldi. Lo spirito
dell'Etica è di fare in modo che facendo i soldi si rovini meno gente
possibile. Quindi se si va nell'ottica di un'Etica nel Capitalismo
(benvenuta), facciamo in modo che questa Etica venga allargata il più
possibile e impedisca al Capitalismo di rovinare la gente e l'ambiente.
( Leggi WTO, FAO, FMI, Banca Mondiale ecc..) E questo vale per le
aziende americane con i relativi scandali, ma anche per i relativi
scandali e distruzioni di tutte le aziende e multinazionali in giro per
il mondo.
Altrimenti diciamo chiaramente che ci piace il Liberismo con gli
scandali.
Per il concetto di Sviluppo sostenibile, vale lo stesso meccanismo
logico (o illogico) ma comunque ambiguo.
Dipende da cosa intendiamo per sviluppo. Se intendiamo sviluppo
interiore esso è sostenibilissimo e anche questo ben venga; se sviluppo
significa espansione, possiamo dire già da subito che la terra non
consente nessuna espansione delle nostre economie, anzi ha bisogno che
le nostre economie decrescano (e rapidamente) per consentire la
sostenibilità.
Anche qui abbiamo l'imbarazzo della scelta.
Roberto Imperiali
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