13/07/2002

Capitalismo etico e Sviluppo sostenibile
(2 concetti ambigui molto amati)

Cominciamo dal primo. Se il capitalismo è etico (Bush vuole dare delle regole etiche al capitalismo) si chiama Socialdemocrazia. Se il capitalismo è libero si chiama Liberismo.

Se, come oggi, tende ad essere sempre più Liberismo, vuol dire che le regole vengono escluse perché sono un limite allo sviluppo del Capitale. Lo spirito del Capitalismo è quello di fare soldi. Lo spirito dell'Etica è di fare in modo che facendo i soldi si rovini meno gente possibile. Quindi se si va nell'ottica di un'Etica nel Capitalismo (benvenuta), facciamo in modo che questa Etica venga allargata il più possibile e impedisca al Capitalismo di rovinare la gente e l'ambiente. ( Leggi WTO, FAO, FMI, Banca Mondiale ecc..) E questo vale per le aziende americane con i relativi scandali, ma anche per i relativi scandali e distruzioni di tutte le aziende e multinazionali in giro per il mondo.

Altrimenti diciamo chiaramente che ci piace il Liberismo con gli scandali.

Per il concetto di Sviluppo sostenibile, vale lo stesso meccanismo logico (o illogico) ma comunque ambiguo.

Dipende da cosa intendiamo per sviluppo. Se intendiamo sviluppo interiore esso è sostenibilissimo e anche questo ben venga; se sviluppo significa espansione, possiamo dire già da subito che la terra non consente nessuna espansione delle nostre economie, anzi ha bisogno che le nostre economie decrescano (e rapidamente) per consentire la sostenibilità.

Anche qui abbiamo l'imbarazzo della scelta.

Roberto Imperiali