17/07/2001

 La questione del sentimento Nazionale.......

 Stimato Prof. Pelanda vorrei condividere con lei il seguente ragionamento.
 Inghilterra, Francia, Stati Uniti, Giappone sono in apparenza nazioni
 molto diverse fra di loro.
 Lingua, cultura, storia e distanze geografiche le dividono profondamente.
 Eppure c'e' un filo comune che le lega. La stragrande maggioranza dei
 cittadini di questi paesi, si sente e dimostra di essere orgoglioso e
 fiero di appartenere a quella nazione. I governi centrali dei rispettivi stati
 d'altra parte non perdono occasione per incalzare e favorire la crescita
 di questo "nazionalismo" buono (che niente ha a che vedere con il
 nazionalismo cattivo che tanti danni ha fatto nella nostra storia anche recente). E
 l'Italia! Cosa succede e cosa e' successo in Italia! Negli ultimi
cinquanta
 anni, il solo termine patria e' stato praticamente abolito dai discorsi
 politici e di salotto. Anche nell'ultima campagna elettrorale ho sentito
 quasi esclusivamente il termine "paese" da parte dei nostri politici
 piuttosto che nazione o patria o stato. Meritato merito quindi, al nostro
 Presidente Ciampi, per aver rispolverato quel po' di senso patriottico,
 che certo non guasta mai.
 Ma cosa succede ad una nazione che affievolisce il suo "nazionalismo
 buono"?
 E' fuori dubbio che l'essere umano, per ovvie ragioni di istinto e lotta
 alla sopravvivenza tenda sempre ad essere un po' individualista. Quando
 questi istinti individualisti, che a mio giudizio in Italia sono
 abbastanza  marcati, si estrinsecano in individui che non hanno grosse responsabilita'
 sociali o politiche, questa tendenza a privilegiare i propri benefici a
 discapito di quelli del prossimo, non fanno, o non dovrebbero, fare grossi
 danni. Il problema si ha, a mio giudizio, quando queste tendenze
 individualiste si manifestano in alti dirigenti politici che hanno grosse
 responsabilita' verso un intero popolo, e quando fra l'altro, queste
 naturali tendenze individualiste, non sono nemmeno "mitigate" da quel
 nazionalismo buono del quale parlavo prima. Immagino infatti, il fiero (di
 essere inglese o francese) politico Inglese o Francese ad es., che
 trovandosi a ricoprire un ruolo di responsabilita' , pensa si a se stesso
 e quindi alla propria parrocchia, al proprio partito o ai propri cari e
 cosi' via, ma anche al bene della propria Nazione, proprio perche' desidera,
 essendone appunto fiero, che la sua nazione sia sempre di esempio e sia
 sempre stella splendente nel firmamento degli stati del pianeta terra.
 Quando invece, come credo sia successo a volte in Italia, il naturale
 istinto ad apportare benefici a se stesso e ai propri cari o al proprio
 partito, non e' mitigato da sentimenti di vero attaccamento alla patria, e
 cioe' da un sentimento patriottico, ossia da un "Nazionalismo buono", e'
 chiaro che i risultati non possono essere che scarsi.

 Cordiali saluti
 Mario Albano
 panama@freemail.it

29/07/2001


Ciao Carlo! Eccole una lettera pubblica, un po' ironica, per tirare su il
morale
 post-manifestazioni-G8.

 Saluti
 Mario


 "LA CATENA DELL'IDIOZIA"


 Una quindicina, forse venti. Tutti dritti ed in fila, sull'attenti, come i
pali di una staccionata. Io ero il primo! Era finalmente arrivato il mio
turno. Lei osservava lo schermo del computer cercando di decifrarne i
misteriosi dati che continuavano a comparirle davanti, con quel misto di
interesse, stupore e stordimento, che un Orangutan potrebbe avere nel
cercare di capire il funzionamento di un reattore nucleare. Uno, due, tre,
sette, dieci minuti,  quando all'improvviso, come rientrata a realta'
terrena da un viaggio interdimensionale, avverte la mia spazientita
presenza.
 Buongiorno desidera ?
 Vorrei un biglietto di seconda classe Roma-Milano!
 Quando vuole partire ?
 Con il treno delle h. 10, 45!
 Fumatori ?
 No! Non fumat...             (lei improvvisamente mi interrompe!)
 Scusi un attimo! Sa', questo computer mi sta dando un po' di problemini!!!
 No! Non me ne ero accorto! Rispondo io!
 Abbia pazienza! Ginooooooooo! Scusa puoi venire un attimo!
 Arriva Gino!
 Insieme cercano disperatamente di riportare l'ordine nella "testa" di quel
dispettoso computer!
 Niente da fare! Il computer non ne vuole proprio sapere!
 Intanto io con la coda dell'occhio riesco ad intuire il misterioso "enigma
informatico" che stava attanagliando ormai da mezzora le loro menti!
 Guardi! Provi a premere quel tastino in alto a sinistra, vedra' che si
sblocca!
 Detto! Fatto!
 Ma....ma lei e' un mago, mi fa da dietro il vetro lei!
 No! Ma sto studiando per diventarlo,  rispondo io ironicamente!
 Finalmente! Quaranta minuti dopo, l'agognato biglietto mi viene consegnato
fra i sorrisi ed il sollievo di tutti i presenti.
 Saluto e mi avvio verso la macchina che, posteggiata provvisoriamente,  da
lontano, con le quattro frecce accese, sembrava salutarmi beffardamente "a
volte si a volte no"!
 E' inutile che prendi per il cu (bip), gli faccio io, avvicinandomi!
 Il problema sai qual'e' ?
 In un paese come l'Italia, dove il termine "meritocrazia", si pensa sia
una rara patologia epidemica del Congo, le carriere ai vertici di grosse
istituzioni, siano esse aziende pubbliche o enti di vario genere,
 si fanno, spesso e volentieri, non seguendo la legge del piu' meritevole!
Bensi' quella del piu' leccac(bip),
 e spesso sono dettate dai vertici dei partiti politici! Lo sai? E sai, che
quando un dirigente, che a quella posizione ci e' arrivato, non per proprio
merito ma per meriti altrui, si trovera' a dover nominare un suo subalterno,
secondo te, che cosa fara ? Come lo sciegliera' ? Piu' intelligente o piu'
stupido di lui ?
 Credimi, nessuno che occupi una posizione di rilievo, che sa di non
meritare,vuole che il suo subalterno sia piu' intelligente e preparato di
lui! Altrimenti prima o poi gli potrebbe fregare il posto! Quindi, lo monina
piu' stupido di lui! E secondo te il subalterno che si dovesse trovare nella
condizione di dover nominare il subsubalterno, come lo sciegliera'! Piu'
stupido o piu' intelligente di lui ? Piu' stupido! Brava! Si viene a creare
quindi, con questo sistema,  una "catena dell'idiozia" che potrebbe
terminare, con l'impiegato che sta dall'altra parte del vetro dello
sportello pubblico, con un Q.I. pari a quello di una Drosophila Melanogaster
 e per il quale, il funzionamento di un moderno p.c. potrebbe risultare
piu' complesso di quello di un vecchio reattore nucleare.

 Entro in macchina! Sto' per partire....quando..... mi accorgo
 della multa bene infilata sotto il tergicristalli!
 Signori! Viva l'Italia !

 Saluti
 Mario Albano