14/06/2003
Per fortuna che a Milano i magistrati della procura del capoluogo lombardo non stanno portando avanti una campagna persecutoria contro Silvio Berlusconi. E' di oggi la notizia secondo la quale il presidente del Consiglio è indagato per frode fiscale in merito all'acquisizione dei diritti televisivi di film prodotti da alcune major americane. A Silvio Berlusconi si attribuiscono reati, peraltro prescritti, che sarebbero stati compiuti in un periodo in cui già aveva lasciato ogni carica societaria per dedicarsi alla politica. Con questi atti i magistrati di Milano non fanno altro che evidenziare l'infondatezza delle accuse e la scarsa serietà nell'esercizio delle proprie funzioni. Un accanimento per certi versi ridicolo, ma che spaventa soprattutto per l'arroganza e la supponenza mostrata da questi novelli intoccabili del nostro Paese.
 
Paolo Carotenuto - Napoli