Per fortuna che a Milano i magistrati della procura del capoluogo
lombardo non stanno portando avanti una campagna persecutoria
contro Silvio Berlusconi. E' di oggi la notizia secondo la quale il
presidente del Consiglio è indagato per frode fiscale in merito
all'acquisizione dei diritti televisivi di film prodotti da alcune major americane.
A Silvio Berlusconi si attribuiscono reati, peraltro prescritti, che
sarebbero stati compiuti in un periodo in cui già aveva lasciato ogni
carica societaria per dedicarsi alla politica. Con questi atti i
magistrati di Milano non fanno altro che evidenziare l'infondatezza
delle accuse e la scarsa serietà nell'esercizio delle proprie
funzioni. Un accanimento per certi versi ridicolo, ma che spaventa
soprattutto per l'arroganza e la supponenza mostrata da questi novelli
intoccabili del nostro Paese.
Paolo Carotenuto - Napoli
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