Egreg. Prof Pelanda, Le scrivo a proposito dell'ultimo intervento del
Ministro Alemanno all' Assobiotec, riportato recentemente dal
Corriere
della Sera.
Le premetto che chi scrive e' un ricercatore che ha passato gli
ultimi
dieci anni in laboratori di ricerca di fama internazionale ( John Innes
Centre,
UK e Warwick University, UK) affrontando progetti di ricerca di alto
livelo
scientifico nel campo della Genetica Vegetale ( I risultati dei
miei
lavori stanno per essere pubblicati in riviste scientifiche di alto
profilo).
Sono riuscito a rientrare in Italia con enormi difficolta' per i
motivi
che lei ben conosce, un mercato del lavoro Universitario che non apre le
porte
facilemte ad un "Cervello" che rientra ma bensi' ai
propri sudditi,
mancanza di spazi, gerarchie, mancanza di fondi etc. etc.
Finalmente divento parte di un nuovo Consorzio di ricerche per la
Genetica
Molecolare a Napoli e cerco di far partire nuovi progetti di
ricerca. Bene
e' da 8 mesi che sono rientrato e nonostante le buone intenzioni
iniziali
dei Coordinatori del Consorzio, per mancanza di spazi, lentezze
burocratiche, resistenze, etc., mi creda non ho ancora un angolo
dove
poter iniziare le mie ricerche.
Ho apprezzato un recente intervento del Presidente Berlusconi, in
occasione di una conferenza stampa alla Radio Televisione Italiana, che
afferma la
necessita' di porre fine a questa emorragia o fuga di cervelli
verso
l'estero, bene Presidente questo e' quello che accade ancora oggi
ed io
non vedo ancora nessun intervento del suo governo a proposito!
Non credo esista, da quanto ho potuto vedere e conoscere in
Europa, altro
paese in situazioni cosi' ridicole come il nostro per la gestione
delle
attivita' di ricerca. Ora non vorrei cancellare i pochi buoni
esempi che
ci sono, vedi Telethon, INFN, San Raffaele e poche altre stelle della
ricerca
Italiana, ma la situazione credo sia generale ed il mio senso di
vergogna
e di rabbia cresce sempre di piu'.
A completare la festa scopro recentemente che il Ministro delle
politiche
agricole Alemanno, in occasione di un convegno recentemente tenuto
all'Assobiotec a Milano, dichiara che i transgenici in Italia non
sono di
interesse per l'agricoltura Italiana e, ancor peggio, che gli
imprenditori
in Italia farebbero bene a non investire in Biotecnologia !
Puo'
immaginare le reazioni degli imprenditori del settore a queste parole.
Le faccio presente che tutto questo avviene dopo una recente
attivita'
devastante dei Verdi, del passato governo, contro gli OGM e dopo,
ancor
peggio, che l'On. Fini abbia dichiarato in campagna elettorale di
non aver
niente in contrario sugli OGM ed il loro impiego in agricoltura.
Ora si da' il caso che io, non condividendo le opinioni di Verdi e
compagni e considerandosi un convinto elettore della compagine di
destra, per la
sua politica e programma di governo, si trovi improvvisamente con
elementi
come Alemanno e compagni che tradiscono i manifesti di campagna
elettorale.
Le garatisco che le posizioni del nostro Ministro non sono basate
su buone
conoscenze scientifiche e tanto meno su buoni consigli di sviluppo
economico, ammesso che ne abbia avuti, forse ci sono spinte ed
interessi
del mondo dell'agricoltura biologica?
Io sono stato consigliato da colleghi autorevoli nel campo della
Genetica
Molecolare Italiana a non scrivere lettere su giornali,
perche'
considerate piu' pericolose che vantaggiose per la nostra carriera ed il
nostro futuro
ma mi sono permesso di scriverLe una lettera per chiederLe un
consiglio,
che fare?
Che fare di fronte a queste contraddizioni, e che fare come
"Cervello"
rientrato in Italia di fronte a questo panorama accademico?
Forse l'idea di creare fondazioni scientifche come in America ed
Inghilterra potrebbe essere una via di uscita, non crede?
Non mi dispiacerebbe incontrarLa per uno scambio di idee a
riguardo
Cordialmente
G. M.
PS: mi sono dato altri sei mesi per mettere definitivamente radici
in
Italia ma se continua cosi' saro' costretto a rifare le valigie, voglio
rimanere
ottimista.
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