12/06/2002

Egreg. Prof Pelanda, Le scrivo a proposito dell'ultimo intervento del
 Ministro Alemanno all' Assobiotec, riportato recentemente dal Corriere
della Sera.

 Le premetto che chi scrive e' un ricercatore che ha passato gli ultimi
dieci anni in laboratori di ricerca di fama internazionale ( John Innes Centre,
UK e Warwick University, UK) affrontando progetti di ricerca di alto livelo
 scientifico nel campo della Genetica Vegetale ( I risultati dei miei
lavori stanno per essere pubblicati in riviste scientifiche di alto profilo).

 Sono riuscito a rientrare in Italia con enormi difficolta' per i motivi
che lei ben conosce, un mercato del lavoro Universitario che non apre le porte
 facilemte ad un "Cervello" che rientra ma bensi' ai propri sudditi,
mancanza di spazi, gerarchie, mancanza di fondi etc. etc.

 Finalmente divento parte di un nuovo Consorzio di ricerche per la Genetica
 Molecolare a Napoli e cerco di far partire nuovi progetti di ricerca. Bene
 e' da 8 mesi che sono rientrato e nonostante le buone intenzioni iniziali
 dei Coordinatori del Consorzio, per mancanza di spazi, lentezze
 burocratiche, resistenze, etc., mi creda non ho ancora un angolo dove
poter iniziare le mie ricerche.
 Ho apprezzato un recente intervento del Presidente Berlusconi, in
occasione di una conferenza stampa alla Radio Televisione Italiana, che afferma la
 necessita' di porre fine a questa emorragia o fuga di cervelli verso
 l'estero, bene Presidente questo e' quello che accade ancora oggi ed io
non vedo ancora nessun intervento del suo governo a proposito!

 Non credo esista, da quanto ho potuto vedere e conoscere in Europa, altro
 paese in situazioni cosi' ridicole come il nostro per la gestione delle
 attivita' di ricerca. Ora non vorrei cancellare i pochi buoni esempi che
ci sono, vedi Telethon, INFN, San Raffaele e poche altre stelle della ricerca
 Italiana, ma la situazione credo sia generale ed il mio senso di vergogna
e di rabbia cresce sempre di piu'.

 A completare la festa scopro recentemente che il Ministro delle politiche
 agricole Alemanno, in occasione di un convegno recentemente tenuto
 all'Assobiotec a Milano, dichiara che i transgenici in Italia non sono di
 interesse per l'agricoltura Italiana e, ancor peggio, che gli imprenditori
 in Italia farebbero bene a non investire in Biotecnologia !  Puo'
immaginare le reazioni degli imprenditori del settore a queste parole.
 Le faccio presente che tutto questo avviene dopo una recente attivita'
 devastante dei Verdi, del passato governo, contro gli OGM e dopo, ancor
 peggio, che l'On. Fini abbia dichiarato in campagna elettorale di non aver
 niente in contrario sugli OGM ed il loro impiego in agricoltura.

 Ora si da' il caso che io, non condividendo le opinioni di Verdi e
compagni e considerandosi un convinto elettore della compagine di destra, per la
sua politica e programma di governo, si trovi improvvisamente con elementi
come Alemanno e compagni che tradiscono i manifesti di campagna elettorale.
 Le garatisco che le posizioni del nostro Ministro non sono basate su buone
 conoscenze scientifiche e tanto meno su buoni consigli di sviluppo
 economico, ammesso che ne abbia avuti, forse ci sono spinte ed interessi
del mondo dell'agricoltura biologica?

 Io sono stato consigliato da colleghi autorevoli nel campo della Genetica
 Molecolare Italiana a  non scrivere lettere su giornali, perche'
considerate piu' pericolose che vantaggiose per la nostra carriera ed il nostro futuro
 ma mi sono permesso di scriverLe una lettera per chiederLe un consiglio,
che fare?
 Che fare di fronte a queste contraddizioni, e che fare come "Cervello"
 rientrato in Italia di fronte a questo panorama accademico?
 Forse l'idea di creare fondazioni scientifche come in America ed
Inghilterra potrebbe essere una via di uscita, non crede?

 Non mi dispiacerebbe incontrarLa per uno scambio di idee a riguardo



 Cordialmente

 G. M.


 PS: mi sono dato altri sei mesi per mettere definitivamente radici in
Italia ma se continua cosi' saro' costretto a rifare le valigie, voglio rimanere
 ottimista.