| 
 Caro prof. Pelanda; 
                 
          dopo la Tassa Occulta, Lei ha fatto di nuovo centro, mettendo il dito
          nella piaga della scarsa diffusione della cultura liberale.
         
                 
          Ma il problema è che la sinistra, per i propri fini
          propagandistici, continua a fare credere che la cultura liberale
          è per definizione immorale.
         
                 
          Ed il guaio é che questa subdola propaganda, spesso ha pure
          successo, soltanto perché i liberali "seri",
          salvo rare eccezioni, non possono presentarsi in pubblico, perché
          devono rimanere a casa, a "sgobbare", per mandare avanti le
          proprie aziende, i propri studi professionali, mantenere le
          proprie famiglie, e pagare le Tasse più alte d'Europa (più o
          meno occulte).  
         
                 
          La sinistra invece, ha sia il tempo, che le risorse economiche, per
          formare numerosi politici di professione, che mantengono se stessi e
          le proprie famiglie, facendo politica attiva.
         
                 
          Accade così, specie a livello locale (ma questo succede anche a
          livello nazionale) che le liste liberali risultano per lo più
          composte (fatte salve le solite eccezioni), da numerosi
          dilettanti, poco preparati politicamente, poco colti, e spesso
          avventurosi, i quali si dedicano alla cosa pubblica, soltanto perché
          a casa loro non hanno nulla di meglio da fare.
         
                 
          In conclusione, anche Noi liberali dovremmo avre il coraggio di
          investire sui Nostri giovani più meritevoli, per formarli alla vita
          politica professionale, educandoli ad un sano senso di servizio a
          favore di tutta la Nazione.
         
                 
          Solo così la cultura liberale potrà vincere tutti i pregiudizi, che
          la sinistra del paese continua a sollevare con successo nei confronto
          del "nuovo" che avanza.
         
                 
          Cordiali saluti.
         
                 
          L. C., Modena.           
         
 |