03/01/2006

Gent.mo Prof. Carlo Pelanda

 

Ho letto con grande interesse il suo articolo “ Pensare e Osare il Nuovo “ e devo dire che tutto quanto da Lei analizzato circa le cause di crescita zero della nostra economia e della stagnazione agli anni 70 delle aziende italiane incapaci di investire nel pensiero e nella ricerca, per fornire al mercato prodotti e servizi in armonia con un nuovo modo di vivere i nostri tempi, è perfettamente condivisibile. 

Noi italiani siamo gli ultimi tra i paesi europei e chissà se usciremo da questa condizione !! 

 

Io però le scrivo come imprenditore che ha “ pensato e osato “:  infatti ho investito molto, in sforzi finanziari e in fatiche personali, cercando di trascinare con me, in un mio progetto di valenza nazionale ed internazionale che ho chiamato  “Turismo Integrato per lo Sviluppo del Territorio “, le Istituzioni, le aziende, i giovani e non, che volessero seguire “ il nuovo “ .

 Ora che questa avventura imprenditoriale è completata, alla luce delle fatiche fatte, ho capito che era meglio che mi godessi i soldi, senza pensare né osare nulla: troppa vita è andata nel presentare al mercato un nuovo modo di fare Marketing Territoriale a livello nazionale e internazionale  ( www.centuryholiday.com :  è l’oggetto dei nostri sacrifici ) .

E’ vero! E’ una follia che un’azienda privata ( una piccola società di cui sono socio con mia figlia  ) si cimenti in un’ impresa cosi ambiziosa, ma è pur vero che a volte la follia è anche una risorsa e in questa ottica, ho interpretato il mio ruolo.

In Italia, tuttavia, pensare al nuovo, fa paura perché impone ai destinatari, fatiche e sforzi per essere capito, aggiornamenti e adeguamenti anche psicologici : pertanto è doppiamente faticoso comunicare a chi non ha voglia di fare fatica o non ha tempo o non vuole abbracciare nuove modalità di vivere i nostri tempi, anche se sono cose di interesse reale !!

 Perciò, se con il suo articolo voleva rivolgersi a tutti coloro che hanno un desiderio imprenditoriale e una moderata ambizione, per stimolarli a  proporre il nuovo pensando ed osando, le dico che “Pensare e Osare il nuovo “ oggi, non  può più essere una operazione aperta a tutti.

Pensare e Osare il nuovo “ non può essere l’azione di un volonteroso che crede che fantasia, creatività e coraggio diano le risposte alla sua onesta ambizione. Oggi, infatti, solo i grandi Gruppi possono permettersi di rischiare “ il nuovo “ perché hanno risorse finanziarie infinite e possono supportare il rischio finanziario e le risorse umane per affrontare il tempo che serve per affermare le nuove iniziative.

 Quindi mi dispiace ammetterlo, pur così vero, il suo articolo non può essere diretto a tutti, perché non siamo più negli anni 70 anni, tempi in cui tutti potevano affermasi, con una buona idea, la volontà e la perseveranza;  oggi, il pensare e l’osare può essere concesso solo a pochi: a quelli che hanno le risorse, le alleanze e la notorietà.

 Eppure il nostro progetto costruito per realizzare la valorizzazione e la promozione del territorio sembra essere un progetto che può essere proposto anche da una piccola azienda privata come la mia “ Century Holiday “ (www.centuryholiday.com ) perché siamo certi e consapevoli che la globalizzazione, vista positivamente come capacità di offrire comunicazione attraverso le nuove tecnologie, passa  tuttavia, in primo luogo, anche attraverso la risoluzione di problemi di carattere territoriale, come giustamente espresso da Lei in “Lo stato della crescita”:

 “ La globalizzazione, per intenderci, è il mercato a misura territoriale, nazionale e continentale che si fa mondiale grazie alla rivoluzione telematica per la quale, associando computer, televisione e telefono, si può operare in qualsiasi Borsa del mondo standosene a casa, magari dormendo dopo aver bene imbeccato il computer, e non soltanto per vendere o acquistare azioni e obbligazioni, ma anche per fare affari, dare la scalata alle imprese, comprare immobili, ecc. Il tutto "in tempo reale", come si usa dire in gergo, ossia all'istante o quasi. Ma da qualche tempo in qua il dibattito sulla globalizzazione si è fatto più problematico, ha sì continuato a sgranare la litania dei vantaggi che essa può produrre quando spinge all'insù la produttività delle imprese, riduce costi e prezzi, snida le parassitarie rendite monopolistiche, innesca insomma quel "circolo virtuoso" per cui si ha più reddito, più consumi, più investimenti e dunque più occupazione. Ma come è accaduto spesso in economia, dal modello dottrinario alla realtà del giorno dopo giorno può esserci un gap, uno scarto che ha fatto sorgere più di un dubbio sulle capacità salvifiche della globalizzazione nel risolvere i problemi del mondo, che sono tanti e tanto diversi da territorio a territorio, da paese a paese, da continente a continente.”

 Comunque sia, noi andiamo avanti perché crediamo nella nostra intuizione e speriamo che un giorno, tra coloro che si rivolgono a noi in quanto desiderosi di lavorare e presentare qualcosa di nuovo,  ci sia anche un Opinion Leader che ci aiuti a sviluppare le nostre iniziative perché capisce che noi possiamo dare molto, in termini di occupazione, di formazione  e di trasferimento di know how  per nuove professionalità !

 Mi scuso per averla disturbata, ma Lei, nella sua saggezza, capirà che questa e.mail è solo lo sfogo di chi credeva che bastasse  “ Pensare e Osare il nuovo “ ma che si è trovato davanti la realtà della vita e della economia e, con grande fatica, continua a pensare e osare il nuovo,  certo con meno ingenuità, ma sempre conservando l’atteggiamento positivo interiore che è il motore dell’entusiasmo, attraverso il quale si possono coinvolgere anche gli altri a seguire “una sana Follia “.  

Le auguro un anno ricco di soddisfazioni umane e professionali e la ringrazio per avermi insegnato tante cose.

Giuliano Vitalini

Century Holiday Italy srl

C.so Cavour 31 – 25131 Brescia

Tel. 030 43547

www.centuryholiday.com