| E' in prima pagina la mia critica alla sentenza. Marco
 
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          | Terrorismo o guerriglia? |  
          | Il 
          commento del prof. Marco Lombardi, docente di Gestione della crisi e 
          comunicazione del rischio, su Ansar al Islam, il gruppo vicino 
          alla cellula di integralisti islamici assolta a Milano |  
          | [Pubblicato: 25/01/2005] |  
 
 Il 24 gennaio 2005 a Milano sono stati assolti alcuni fondamentalisti 
      islamici dall'accusa di terrorismo internazionale definendoli guerriglieri 
      e, soprattutto, ha omologato il gruppo di Ansar al Islam a un “esercito 
      legittimo”.E' d'obbligo attendere le motivazioni della sentenza e tuttavia appare 
      problematico l'accostamento di Ansar al Islam a quello di un “esercito”. 
      Nel 2003, incontrando due membri di Ansar al Islam nelle carceri di 
      Sulaimani, in Kurdistan, il prof. Marco Lombardi  ha 
      raccolto materiale e testimonianze utili a tracciare un profilo di questo 
      gruppo integralista  nel panorama locale e internazionale.
 
 Innanzitutto, cos’è Ansar al Islam? Dalla voce delle autorità Kurde  -
      Barham Salih primo ministro del PUK; Sarkout 
      Hasan Jalal, responsabile dei servizi di sicurezza a Sulaimani e
      Rizgar Ali, responsabile del PUK a Kirkuk, rappresentanti 
      di un legittimo governo islamico - emerge che Ansar Al Islam nasce nel 
      Kurdistan iraqeno, nel settembre 2001. Il gruppo coagula intorno a sè una 
      molteplicità di movimenti,quale risultato degli ultimi 10 anni di storia 
      delle organizzazioni islamiche estremiste nell’area e con dirette 
      connessioni con la dimensione internazionale del terrorismo islamico.
      Sarkout Hasan Jalal, responsabile dei servizi di 
      sicurezza a Sulaimani, fa riferimento a «Bzutnawai Islami (Movimento 
      Islamico), il movimento che nacque nel 1979 in Iran, per poi costituirsi 
      in Kurdistan come partito politico legittimo dopo la rivolta del 1991». Le 
      posizioni moderate del movimento non soddisfacevano un congruo numero di 
      aderenti, spostati verso posizioni estremiste. Questi ultimi cominciarono 
      a riunirsi in gruppi spontanei, senza interrompere le relazioni formali 
      con Bzutnawai Islami.
 
 É la fase che caratterizza gli anni dal 1994 al 1998 circa, durante i 
      quali non si assiste alla organizzazione di gruppi indipendenti quanto, 
      piuttosto, al formarsi di correnti interne al Movimento che 
      saranno prodomo ai futuri movimenti islaimici kurdi della fine degli anni 
      Novanta.
 
 «Al confine di Halabja - continua Sarkout Hasan Jalal - 
      hanno fondato Hamas. A Erbil un altro gruppo ha dato vita 
      ad un’organizzazione estremista di nome Al Tawhid 
      (Riunificazione). Ma anche questa non erano d’accordo con il programma del 
      Movimento Islamico sulla questione della Jihad e sulla creazione di una 
      regione islamica in Kurdistan. Nell’ambito di Bzutnawai Islami un'altra 
      formazione veniva chiamata la Hezi Dui Soran (Forza 2 del Soran, una 
      regione del Kurdistan), coordinata da un gruppo di giovani estremisti. 
      Infine il movimento che chiamavano Islah (Miglioristi), guidati dal Mullah 
      Krekar».
 Nel 2000 Al Qaeda fa pressioni sulle differenti organizzazioni kurde 
      affinché queste confluiscano in un gruppo operativo unificato. Bin Laden 
      affida la promozione dell’iniziativa al suo uomo Abu Abd Al Raman Al Suri. 
      Sempre nel 2000, a maggio, il gruppo di Hamas e di Al Tawhid si riuniscono 
      nel Fronte Islamico Unito; circa un mese più tardi si aggiunge la 
      partecipazione di Hezi Dui Soran che porta - a settembre dello stesso anno 
      - alla fondazione di Jund Al Islam. Un gruppo estremista 
      quest'ultimo insediato nelle regioni di Tawela e Biyara, a nord est del 
      Kurdistan verso il confine con l’Iran dove «Il gruppo ha aperto un 
      ufficio - precisa Sarkout Hasan Jalal - con 
      il nome di Jund Al Islam. Da qui appoggiava le operazioni di Al Qaeda, da 
      cui riceveva tutte le direttive» e, sembra, un finanziamento di 600.000 
      USD. Il leader era proprio Abu Abd Al Raman Al Suri, alla cui morte in 
      battaglia con i peshmerga kurdi si sostituì Abu Abdullah Shafii. Il 
      compito del gruppo era destabilizzare l’area e formare nuovi terroristi 
      reclutati tra gli estremisti kurdi, secondo uno schema di celle 
      indipendenti organizzate in sei reggimenti.
 
 Quando nel 2001 nasce Ansar Al Islam, come coronamento di questo sforzo di 
      riunificazione, il gruppo di Mullah Krekar (Najmuddin Faraj Ahmad), Islah, 
      si unisce a Jund Al Islam. E Mullah Krekar ne assume la leadership: «Dopo 
      la creazione di Ansar Al Islam - sottolinea Sarkout Hasan Jalal - Krekar 
      diviene il loro emiro. E Abu Abdullah Shafi con Asso I Hauleri vengono 
      nominati come suoi vice». La medesima linea di comando, anche nelle sue 
      interazioni con l’Afghanistan di Al Qaeda, è confermata dalle interviste a
      Didar Khalid Khaled e Keis Abu Assim (Abu Assi), 
      terroristi di Ansar. La prima azione di Ansar fu un’imboscata alle forze 
      del PUK, che procurò al movimento 42 morti; poi nel febbraio 2002 
      assassinò Franso Hariri, governatore di Erbil e in primavera cercò di 
      eliminare Barham Salih, Primo Ministro del Governo PUK. Nell’attacco, 
      fallito, vennero uccise cinque guardie del corpo e due dei tre terroristi 
      del commando. Il terrorista di Ansar sopravvissuto è Keis Abu Assim (Abu 
      Assi), che ho incontrato nelle prigioni di Sulaimani.
 
 Oggi Ansar al Islam è sostanzialmente confluita in Ansar al Sunnaha, 
      presente nelle recenti cronache per le rivendicazioni delle ultime 
      decapitazioni.
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