18/02/2003

“..presentandosi non come semplice amico di Bush, ma come capo do governo europeo preoccupato di difendere la credibilità delle Nazioni Unite e di ricomporre il tessuto della solidarietà euro-atlantica…”.

Gentile professore,

con una posizione così il sig. Berlusconi avrebbe anche potuto partecipare alla marcia per la pace che si è svolta a Roma sabato scorso.

In piazza c’era di tutto, e nella diversità e nel suo rispetto sta la ricchezza e la democrazia.

Purtroppo ho potuto vedere un chiaro intento di soffocare l’informazione negando la diretta.

Al povero Giovanni Agnelli ho vesto dedicare un tempo televisivo, tra funerali ed alto, che sarebbe stato comunque superiore al tempo della diretta non concessa a milioni di persone  e lo spazio dedicato ad una notizia si presume direttamente proporzionale alla sua importanza.

Trovo particolarmente grave il pretesto dato per negare. L’informazione può condizionare l’operato dei parlamentari, e il fatto in se no. Curioso senso delle cose. Buono per la sperimentazione di un consenso di massa attraverso la manipolazione delle notizie.

Mi scusi ma c’è di che vergognarsi di essere governati da tanta ignoranza ed arroganza.

Tornando alle “prove” la presentazione fatta degli inglesi di una tesi di laurea di 12 anni fa come materiale che inchioda la dittatura irachena alle sue responsabilità getta una sinistra luce sulla credibilità di tutto l’impianto accusatorio.

Prima un minimo di credibilità dell’accusatore e giudice, poi semmai la morte di innocenti sotto le bombe destinate a far cadere Saddam.

Il fatto che vanno combattute le dittature è vero, ma il governo instaurato nel kuwayt è democratico? Quanti governi democratici ci sono nel mondo arabo o mussulmano in genere?

Quante risoluzioni delle nazioni unite sono rimaste lettera morta in Israele?

Ci tengono veramente gli americani che nel mondo ci siano solo paesi democratici? È giusto esportare il nostro concetto della democrazia in tutto il mondo?

I curdi perseguitati dagli iracheni e oggi armati per fini USA, domani terroristi in Turchia, che certo benchè paese NATO e candidato all’ingresso nell’Europa Unita non si distingue per il rispetto della loro vita. Bombarderemo anche loro l’anno prossimo?

Dare speranze di pace certamente sarà visto come un segno di debolezza dell’occidente da parte di Saddam ma non credo che sporcarsi le mani di sangue ci faccia poi tanto diversi da lui.

Non è sicuro che un intervento militare porti la democrazia in Irak gli esempi del passato non sono certo incoraggianti.

Vede quante domande. Non ci può essere una sinistra unita ci sono troppi fermenti troppa vitalità troppa voglia di sperimentare il nuovo.

La confronti con l’opaca omogeneità imposta da padron Berlusconi alla destra italiana.

Opaca omogeneità che rende bene.

Gualtiero Giovanni

Ps

Dica, se ne ha occasione, al sig. Ferrara che è opinabile che gli USA siano la più antica democrazia.

Quando i padri della patria usa stillarono le regole di uguaglianza di tutti i cittadini, ignorarono che anche i neri ed altre nullità come, per esempio, gli indiani potessero essere cittadini.

La schiavitù è rimasta legale fino alla fine della guerra civile, e i diritti civili ai neri ad alle altre minoranze sono stati oggetto di una lunga battaglia negli anni sessanta e settanta, cioè ben cento anni dopo! e forse non sono ancora pienamente riconosciuti.