| 7/2/03 sull'Opinione:
 Anomalie francese / Liberté, massacré, islamisé.
 
 Dopo avere promosso il genocidio dei Tutsi in Ruanda alcuni anni
        fa, ora
 la Francia ha costretto il governo laico e democratico della Costa
        d'Avorio,
 uno dei pochi paesi africani di relativa prosperità, a fare un
        accordo con
 i ribelli fondamentalisti islamici concedendo loro una certa
        autonomia
 nelle regioni del nord.  (Esperimento già mal riuscito in
        Nigeria.)  Come
 se non bastasse, i francesi hanno anche preteso che il presidente
        Gbagbo
 affidasse i ministeri della Difesa e dell'Interno proprio a quelli
        che
 hanno tentato il golpe. Il paese si è ribellato e i francesi sono
 scappati.  Ma non c'è limite al peggio.  Adesso Chirac
        ha invitato Robert
 Mugawe, il presidente di Zimbabwe ed il più sanguinario dittatore
 dell'Africa nera, a Parigi a partecipare ad un vertice di capi
 africani.  Questo malgrado il parere contrario perfino
        dell'Unione
 Europea.  Francia, vergogna d'Europa, un tempo terra della
        libertà.  Ad
 Abidjan in Costa d'Avorio, hanno capito che in Africa ad agire per
 "interessi" sono i francesi e lo dimostrano con azioni
        forti e
 chiare:  bruciano i tricolori francesi, sventolano le stelle
        e strisce, e
 invocano l'aiuto di Bush.
 
 Sandra Giovanna Giacomazzi
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