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 -----Caro Prof. Pelanda, 
          ho atteso un po' di tempo per calmare i bollenti
          spiriti dopo la decisione del Governatore Formigoni di bloccare il
          traffico di automezzi per quattro giorni, la quale giudico negativa
          non soltanto per la improvvisazione del provvedimento - quando è da
          decenni che sentiamo il problema dell'inquinamento - ma anche per i
          danni economici che ne scaturicono. Io gestisco un esercizio pubblico
          e in quei giorni l'incasso si è ridotto del 75%! Ho poi ascoltato le
          lamentele di numerosi clienti e fornitori per cui l'automezzo è
          indispensabile allo svolgimento del lavoro e, pur consapevoli del
          problema, hanno tutti espresso in larga parte lo stesso disappunto: a
          che cosa è servito dotarci di marmitte catalitiche? Vorrei ricordare
          che con le nostre 29 autostrade e una politica di incoraggiamento
          all'utilizzo dell'autovettura e del traffico su gomma, per non parlare
          del nostro carattere nazionale orgogliosamente protagonista nella
          storia dei motori a scoppio, siamo ovviamente una popolazione poco
          incline alla limitazione d'uso degli automezzi. Ora, siamo sicuri
          che di fronte alla prospettiva di un anno a targhe alterne non si
          incentivi la domanda di doppi automezzi piuttosto che di una loro
          limitazione? Anche perchè le strutture di trasporto alternative non
          reggerebbero la mole dei potenziali fruitori. Sarei interessato a
          conoscere il suo punto di vista, anche alla luce di quello che si sta
          preparando oltreoceano. Qui in Eurolandia esiste un programma per
          produrre motori con emissioni ridotte che ormai ha vinto la resistenza
          popolare, rassegnata all'acquisto periodico di automezzi nuovi. Non
          crede che le sparate di un Formigoni che vuole dal 2005 l'acquisto di
          soli automezzi elettrici o simili contribuiscano a creare un effetto
          di congelamento commerciale del settore auto? E poi, siamo sicuri dei
          dati sull'inquinamento che ci vengono offerti dall'informazione? Di
          sicuro, chi ha cambiato la vecchia automobile con una a marmitta
          catalitica sente di essere stato preso per il sedere. Cordialmente,
         
          suo Stefano Jelo.
         
          P.S. Ha mai pensato di scendere nell'arena politica?
         
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