| Egregio
      Prof.Pelanda,
 leggo sempre con interesse i suoi articoli su"IL GIORNALE" e li
      condivido,
 anche quello di oggi: Ma l'ossigeno è dietro l'angolo.
 Nel 2001 la riforma DINI dovrà essere sottoposta a verifica e certamente
 anche a delle modifiche da parte del nuovo governo che sarà retto ,con
 buona probabilità, dal POLO.
 In qualità di esperto di economia, mi permetto di porle alcuni quesiti.
 Sono un medico ospedaliero a tempo pieno con 42 anni di contributi e 63 di
 età; vorrei e ,posso su richiesta, rimanere in servizio fino a 67 anni.
 Poichè si parla ,tra i pilastri della riforma, di passare tutti al
      sistema
 contributivo,nella mia posizione, a che cosa posso andare incontro? Cosa
 vuol dire sistema contributivo "pro rata" ?
 Mi rendo conto che il mio problema è piccolo rispetto a tutti gli altri
 problemi del paese, che attendono risposte adeguate.
 Se vorrà gentilmente darmi una risposta, le sarò grato.
 Mi augoro inoltre che venga liberalizzato il mercato del lavoro; la norma
 della " formazione lavoro" probabilmente facilita i giovani sino
      ai 29
 anni,ma uno, come mio figlio che ha 33 anni e che vule cambiare lavoro ,
 si sente dire che è troppo vecchio.
 Rimango in attesa e la ringrazio.
 
 Saluto distintamente       
      Flavio Bonadimani
 
 |