02/12/2003

Caro Professore,

 
complimenti ancora per i suoi editoriali su l'Arena. 
Abitando a Verona  l' Arena è lettura obbligata ma, di solito, per quanto riguarda gli articoli editoriali riesco raramente ad andare oltre il primo paragrafo.
Spesso gli editoriali dell' Arena sono la prosecuzione dell'omelia domenicale del vescovo.
Oggi ci siamo anche sorbiti il procuratore, giudice, sindacalista nonchè legislatore in pectore e nostro concittadino Condorelli, che ci apriva gli occhi sulla grave minaccia che il Ministro Castelli costituisce per la libertà.....
I suoi articoli invece sono molto ben fatti e li leggo sempre molto attentamente e con piacere.
 
Un paio di domande su l'articolo di ieri su l' euro.
Qualcosa mi sfugge, questa volta. Questa volta  non mi è chiaro sul perchè il dollaro sia così basso rispetto all''euro.
C'è sì un differenziale nei tassi, ma è veramente minimo e inoltre il differenziale sui tassi reali è probabilmente ancora più esiguo.
Inoltre, come sottolineato nell'articolo, non è così semplice come spesso si crede per un governo, vedi l'amministrazione Bush in questo caso, influenzare la valuta, tali e tante sono le masse monetarie in gioco.  Ed anche i famosi twin deficits ci sono sempre stati anche in passato ed anche più grossi ed il dollaro, se ricordo bene, era forte lo stesso.
Questa volta c'è qualcosa che mi sfugge c'è qualche altro fattore messo in gioco dalla avvento dell'euro. 
Forse prima al  dollaro non vi erano alternative diciamo "geopolitiche" mentre adesso forse c'è l'euro ? Che ne pensa ?
Oppure il fattore Iraq ?
 
Saluti e scriva più spesso sull' Arena.
Purtroppo il Foglio e il Giornale non riesco a leggerli tutti i giorni.
 
Paolo R.