18/12/2002

Dott. Pelanda,
 buongiorno,
 ho letto il suo articolo di ieri sul Giornale a proposito di chi cerca di
 gestire il consenso a sinistra.
 In un'intervista, nella stessa pagina, il diessino Salvi cercava 100.000
 operai (nel senso del consenso).
 Curioso: a sinistra continuano a dire che difendono la tutela della
persona, ma poi considerano sempre le "masse lavoratrici" espresse in numeri come i
centomila di Salvi, gli immancabili 300.000 in piazza secondo lo standard
 CGIL, i 700.000 (o quanti erano) di Piazza S.Giovanni e via calcolando. Ma
 non saranno un pò come gli "otto milioni di baionette"? Mi viene in mente
la stora (vera) delle cosiddette "vacche del duce": pare che quando Mussolini
visitasse le stalle modello della Bassa Emiliana, per fargli vedere
 l'incremento riproduttivo delle fattrici spostassero nottetempo le vacche
da una stalla all'altra.
Mai sentiti parlare della persona innanzitutto come cittadino, prima
ancora che elettore, padre (madre), lavoratore (inteso come operaio? e gli altri
cosa sono: ladri, redditieri, gaudenti, parassiti, santi, eroi,
navigatori, poeti?).
Ma quanti sono veramente gli operai in Italia? Ma veramente questi parlano
agli operai o i destinatari sono altri ceti?
Cordialmente.

 P.S.
 A quanto pare non siamo solo noi imprenditori a cercare operai......


 Roberto Bellesia