| Aspetto un Suo articolo sulle evidenti difficoltà di questa
        maggioranza a mantenere le promesse.Caso Taormina. Non è riuscita o non ha voluto difendere una persona
        intelligente la cui colpa è solo quella di aver sostenuto la
        macroscopica verità sotto gli occhi di tutti gli italiani, oggi, e, per
        quanto mi riguarda, fin dai primi episodi delle "sedicenti mani
        pulite"; ricordo le aspre discussioni di allora con chi si era
        infatuato per un personaggio di poca cultura ed educazione, dotato
        appena di quella facile furbizia necessaria a chi deve per forza volare
        a bassa quota perchè privo degli strumenti necessari a volare alto, e
        che, tolta la toga, a poco a poco si è rivelato per quello che era, ma
        quanti danni, lutti e vite rovinate! Per non parlare del suo superiore,
        ben più terrificante perchè dotato lui sì di grande cultura,
        intelligenza ed educazione ma nello stesso tempo esasperatamente
        narcisista e del tutto privo di socratica consapevolezza dei limiti che
        ciascuno di noi ha; confonde spesso l'obbliatorietà dell'azione penale
        con l'obbligo di dimostrare la colpevolezza degli indagati a tutti i
        costi e con ogni mezzo.
 Mi pare che in democrazia la volontà popolare dovrebbe essere sovrana e
        in tutta evidenza i milioni di voti che hanno portato al governo questa
        maggioranza hanno rifiutato il becero giustizialismo e l'inefficacia e
        inefficienza di questa concezione della giustizia, spesso e volentieri
        evidenziata e censurata anche dagli organismi eurocomunitari preposti.
 Sono amareggiato, depresso e deluso.
 E a rincarare la dose che dire del balbettante ed incerto comportamento
        nel confronto con i fantasmi di un sindacalismo obsoleto e arcaico,
        patetico nel non voler vedere il declino irreversibile della cultura dei
        diritti che trovava la sua ragion d'essere nella società delle classi
        che la storia ha definitivamente messo in soffitta, consegnandoci una
        società interclassista in cui l'odiata globalizzazione garantisce la la
        libertà di agire ed esprimersi alle innumerevoli componenti che la
        formano. Basta con questo sfogo e aspetto un suo articolo sulle
        difficoltà e resistenze che frenano il cammino della rivoluzione
        liberale. Cordiali saluti. Francesco Sanvilli
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