L'OCCIDENTE
AGGREDITO
La caduta del Muro di Berlino nel 1989 ed il crollo delle Torri
Gemelle a New York
nel 2001 sono i due eventi che hanno sconvolto gli equilibri geopolitici
del mondo dopo
la seconda guerra mondiale.
Eventi apparentemente indipendenti, ma in effetti correlati fra
loro,
nel senso che il terrorismo di matrice islamica ha manifestato
tutta la sua virulenza soltanto dopo la
fine della Guerra Fredda.
Vinta detta Guerra senza alcuna dichiarazione di pace, l'
Occidente si era illuso di avere
anche vinto la rivoluzione comunista nel mondo. Ma in realtà, come gli
archivi di Mosca
stanno rivelando, l' autoscioglimento dell' URSS è stata architettato in modo da assicurare
la sopravvivenza della rete comunista nternazionale di matrice sovietica.. Garante di
ciò non poteva non essere
un alto funzionario dell'ex K.G.B.: per l'appunto il il
Presidente Putin.
Infatti il Comunismo Internazionale di origine sovietica si è
camuffato variamente
nei diversi continenti ed ha modificato i propri metodi d'intervento,
pur mantenendo
integra la propria influenza e la propria capacità di penetrazione in
diverse aree
geopolitiche, disponendo altresì di ingenti risorse finanziarie
esportate ed occultate presso
Paesi amici e presso Partiti di sicura fede comunista, prima della dissoluzione
dell' URSS e nel corso della cosidetta privatizzazione.dell'
economia russa.
Esso persegue Il disegno strategico di aggregare
ed egemonizzare tutte le forze
politiche, sociali ed economiche che durante la Guerra Fredda si erano
schierate con URSS, allo
scopo di continuare la lotta contro l' Occidente e cercare una rivalsa
alla storica sconfitta
dell' Unione Sovietica.
Dette forze, apparentemente eterogenee, sono accomunate
da un odio profondo
nei confronti dell'Occidente e della Democrazia e rievocano i fantasmi
già condannati
dalla Storia per gli efferati crimini commessi contro l' umanità: il nazionalsocialismo,
l'antisemitismo, il terrorismo delle Brigate Rosse comuniste, il
fanatismo suicida
islamico. il pacifismo a senso unico dei "partigiani della
pace" di sovietica memoria. Ad esse si
è aggiunto il più recente movimento rivoluzionario dei "no-global
"..
Il Cattolicesimo e l'Islam, ancora una volta in comunione di
intenti, non hanno esitato a
schierarsi con la la Sinistra Internazionale contro l'Occidente e ad isolare la
religione che le ha originate: l'ebraismo, col paventato rischio di una "catastrofe religiosa".
Cosa fa l' Occidente di fronte a questa aggressione mortale
sferratagli proditoriamente
dalla Sinistra internazionale, dall'Islam più radicale e dall'
antisemitismo più fanatico,
con armi illegali, quali i mezzi di distruzione di massa, il terrorismo
suicida ed il petrolio
come strumento di corruzione e di destabilizzazione?
La crisi dell'Irak ha costretto tutti i Paesi ad uscire allo
scoperto; e si è assistito
allo spettacolo vergognoso della Francia, della Germania e della Russia
che non hanno
esitato a sacrificare la solidarietà atlantica ed europea sull'altare
dei propri non limpidi affari
legati al petrolio, fornendo altresì sottobanco all'Irak gli armamenti
vietati dall'ONU ed avallando
di fatto i crimini commessi
da Saddam in tanti anni contro il suo popolo ed i Paesi confinanti
Per fortuna la difesa dell'Occidente è
stata assunta dai popoli degli Stati Uniti
e della Gran Bretagna, che nei momenti storici hanno sempre
accettato le proprie responsabilità.
Anche l' antiamericanismo dilagante è il riconoscimento che l'
Occidente si identifica
col Paese che più di ogni altro ha salvato la libertà e la democrazia
nel mondo in ben tre
guerre nel secolo appena trascorso: gli Stati Uniti d'America.
Purtroppo l' Italia, compressa fra gli anatemi del Vaticano ed il
vociare scomposto della Sinistra internazionale e delle masse islamiche
immigrate, si è rifugiata dietro "la non belligeranza" di
mussoliniana memoria e dietro l' articolo 11 della Costituzione, che
vieta le guerre di aggressione, ma non certo gli interventi militari per
liberare un popolo da un tiranno sanguinario. Il Kossovo insegna.
L' attuale crisi internazionale provocherà inevitabilmente una
revisione radicale
delle istituzioni sovranazionali quali
l'ONU, la NATO, l' Alleanza Atlantica e l'Unione Europea e
determinerà nuovi equilibri geopolitici mondiali.
Se l' Italia proseguirà la politica di fedeltà all' Alleanza
Atlantica, potrà cogliere
le opportunità offerte dalla nuova situazione internazionale e potrà
contribuire al nuovo
assetto europeo su posizioni più autorevoli nei confronti di Paesi,
quali la Francia e la Germania,
la cui immagine è stata appannata dal loro recente comportamento in
relazione alla crisi
irakena.
Torino, 31 marzo 2003
Salvatore Custodero
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