05/08/2003

In relazione al problema della 'guerra preventiva', alcune settimane fa' ho spedito a miei corrispondenti e-mailari 'particolari' questa 'Osservazione' che le riporto di seguito.
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Leggendo la Carta delle Nazioni Unite, ho fatto alcune osservazioni che credo possano interessare.
A - Il concetto di intervento "preventivo", con la forza, per salvaguardare la pace internazionale, e' previsto direttamente e indirettamente almeno 32 volte nei 111 articoli della Carta dell'ONU. In particolare:

1 . I termini 'prevent', 'preventive' e 'prevention' sono impiegati esplicitamente almeno 5 volte:

"..To maintain international peace and security, and to that end: to take effective collective measures for the prevention and removal of threats to the peace"[art.1]
".. to any state against which the United Nations is taking preventive or enforcement action. [art. 2]
".. A Member of the United Nations against which preventive or enforcement action has been taken "[art.5]
".. In order to prevent an aggravation of the situation"[art.40]
".. If preventive or enforcement measures against any state are taken by the Security Council,"[art.50]

2 .  La locuzione "threat/s to the peace" e' ripetuta 4 volte. In presenza di una 'minaccia' alla pace, non si e' ancora in stato di belligeranza. Eppure la locuzione e' usata sempre in relazione agli interventi - di natura militare o non-militare - che il Consiglio di Sicurezza puo' prendere per 'mantenere' la pace; quindi, prima che la pace sia interrotta; quindi sempre con interventi "preventivi".

3 . I vocaboli  "maintain" e "maintaining" , in relazione al mantenimento della pace, sono impiegati  9 volte; ed e' ovvio che tutti gli interventi atti a 'mantenere' la pace, sono "preventivi", rispetto a quelli atti invece a ripristinare una pace interrotta dalla guerra [".. to restore international peace and security."].

4 . La locuzione "the maintenance of international peace and security" ricorre, nella Carta dell'ONU, 14 [quattordici] volte. Si deve ragionevolmente ritenere, mi pare, che gli interventi atti a mantenere la pace e la sicurezza internazionale, sono atti a mantenere una condizione preesistente e quindi sono azioni che prevengono una modificazione della condizione esistente. Insomma, sono azioni preventive.

B - L'articolo 51 della Carta dell'ONU configura la possibilita' di intervento di autodifesa dei singoli Stati Membri, nel caso subiscano un attacco:

"                                            Article 51
Nothing in the present Charter shall impair the inherent right of individual or collective self-defence if an armed attack occurs against a Member of the United Nations, until the Security Council has taken measures necessary to maintain international peace and security. Measures taken by Members in the exercise of this right of self-defence shall be immediately reported to the Security Council and shall not in any way affect the authority and responsibility of the Security Council under the present Charter to take at any time such action as it deems necessary in order to maintain or restore international peace and security. "
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Allego i primi 74 articoli della Carta dell'ONU, tratti da : www.un.org/
Cordialita', vency
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La mia frequentazione dei quotidiani e' saltuaria. Ho dovuto rifarmi oggi.

Ho letto solo ora il Suo articolo 'Dall'europensiero debole a quello forte'.
Non ho capito quale possa essere l'interesse comune nel costituire un'europa come contraltare, ancorche' amica, degli Stati Uniti. E' davvero utile, indispensabile questa
duplicita' del mondo Occidentale?
Si potrebbe configurare, a Suo avviso, una confluenza di tutti gli Stati europei che han voglia di farlo, ovviamente, con gli Stati Uniti, direttamente, totalmente, a far parte di USA-allargati, Usa-Euro, come ne fanno parte la Georgia o la Florida?
Che vantaggi ha la situazione politico-economica mondiale, dalla separazione degli USA da tutti gli altri Paesi, piu' o meno associati in gruppi di diversa ampiezza, rispetto ad una molto piu' ampia aggregazione? Non Le andrebbe, tra l'altro, che ci trovassimo assieme agli UK, 'dentro' gli USA? Con fuori dall'uscio, almeno per 15-30 anni, la Francia e la Germania? Se, tra l'altro, si facessero rientrare nell'"associazione" Russia e Paesi scandinavi, ed Israele, oltre ad Australia e NZealand, sarebbe una bell'accerchiamento per i Paesi islamici.

Cordialita',
a. casolari