09/04/2001

Invio in allegato il testo di un telegramma di solidarietà con il Ministro della sanità Prof. Umberto Veronesi inviato in data odierna al Presidente della Repubblica e al Presidente del Consiglio da alcuni esponenti di rilievo della comunità scientifica.

Ing. Ugo Spezia
Segretario Generale AIN

Telegramma

 

 

 

 

 

Al Sig. Presidente della Repubblica

Prof. Carlo Azeglio Ciampi

Palazzo del Quirinale

00186 Roma

 

Al Presidente del Consiglio dei Ministri
Prof. Giuliano Amato
Palazzo Chigi

Piazza Colonna, 370

00187 Roma

 

e per conoscenza

 

Al Ministro della Sanità

Prof. Umberto Veronesi

 

Ai Direttori Responsabili de

-          Agenzia Giornalistica ANSA

-          Il Corriere della Sera

-          La Repubblica

-          La Stampa

-          Il Giornale

-          Il Mattino

-          Il Messaggero

-          Il Foglio

-          Il Quotidiano Nazionale

-          Il Sole 24 Ore

-          L'Espresso

-          Panorama

 


Illustre Sig. Presidente della Repubblica, Illustre Sig. Presidente del Consiglio,

 

in qualità di esponenti della comunità scientifica, prendiamo atto con profonda preoccupazione del tentativo di delegittimazione scatenato, anche sulla base di dichiarazioni di altri esponenti del Governo in carica, nei confronti del Ministro della Sanità Prof. Umberto Veronesi.

 

·         Considerando che

1.        le problematiche relative agli effetti dei campi elettromagnetici riflettono aspetti di carattere eminentemente sanitario, e rientrano quindi nella sfera di competenza del Ministro della Sanità;

2.        le convinzioni espresse dal Ministro Prof. Veronesi derivano, nel caso specifico, da una preparazione scientifica universalmente riconosciuta;

3.        sugli effetti sanitari delle radiazioni elettromagnetiche non ionizzanti il Ministro Prof. Veronesi ha ricordato le posizioni condivise dalla comunità scientifica internazionale;

 

·         ribadiamo che

1.        gli interventi in materia di tutela della salute umana devono essere subordinati all'esistenza di accertati rischi sanitari;

2.        la comunità scientifica internazionale e nazionale è concorde nel ritenere che, entro i limiti raccomandati dall'ICNIRP, le radiazioni elettromagnetiche non ionizzanti non hanno evidenti effetti sulla salute umana;

3.        il termine "elettrosmog" non ha alcun significato scientifico, ma è stato coniato da organizzazioni non scientifiche ed è sovente utilizzato in campagne che procurano un ingiustificato allarme sociale;

4.        la posizione della comunità scientifica è stata recentemente sottolineata anche in una lettera aperta indirizzata agli stessi destinatari della presente e sottoscritta da oltre 150 uomini di scienza, molti con specifica competenza nei campi della radioprotezione e dell'oncologia.

 

Esprimiamo quindi piena solidarietà al Ministro della Sanità Prof. Umberto Veronesi e chiediamo che le autorità competenti si adoperino

 

1.        per tranquillizzare la pubblica opinione sul problema degli effetti sanitari dei campi elettromagnetici;

2.        per favorire l'adeguamento della normativa nazionale a quella già adottatta dagli altri 14 Paesi dell'Unione Europea attraverso il recepimento dei limiti raccomandati dall'ICNIRP.

 

Chiediamo infine di essere ricevuti per poter illustrare in modo più compiuto le nostre istanze.

 

Roma, 8 aprile 2001

 

Prof. Renato Angelo Ricci

già Presidente Società Europea di Fisica

Presidente onorario Società Italiana di Fisica

Prof. Giorgio Salvini

Accademia dei Lincei

Prof. Tullio Regge

Premio Einstein per la Fisica

Prof. Umberto Tirelli

Istituto Nazionale Tumori, Aviano

Prof. Carlo Bernardini

Università di Roma "La Sapienza"

Prof. Paolo Blasi

Rettore Università di Firenze

Prof. Edoardo Boncinelli

Istituto San Raffaele, Milano

Prof. Argeo Benco

già Presidente Associazione Italiana di Radioprotezione

Prof. Franco Battaglia

Università di Roma Tre

 

 

28/04/2001

Condivido l'appello dei Quaranta (e che molti altri si aggiungano....) anche perche' assai appropriato all'attuale momento.

A tale proposito, mi piace allegare le prime righe (tralasciando il resto per non appesantire la rete) del programma di An per l'Universita' e la Ricerca scientifica
Cordialmente
Giovanni V. Pallottino

Dept. of Physics, University  La Sapienza, Rome, Italy
Phone:  +39--06-4457156
Fax: +39-06-4957697
e-mail:  pallottino@roma1.infn.it
 
 
ALLEGATO
L'Italia si trova oggi davanti alla necessità di rivitalizzare e
riqualificare tutto il settore dell'università e della ricerca
scientifica, con un'azione da avviare in tempi brevi, ma da sostenere
poi con continuità, in un quadro di stabilità politica, nel quale
grandi strategie ispirate ai superiori interessi nazionali possano
prevalere rispetto a scelte convulse e contraddittorie derivate dal
momentaneo prevalere di interessi particolari, di caste o di "poteri
forti" più o meno occulti.
L'urgente priorità di questo intervento deriva da una molteplicità di
motivi che, come sarà chiarito in seguito, rivestono carattere
decisivo per il futuro della Nazione, per il suo benessere economico,
per il suo ruolo nel quadro mondiale e per il suo stesso permanere
nell'ambito dei paesi industriali avanzati.
Si deve operare, in primo luogo, con l'intento di riportare i nostri
studi a livelli consoni alla straordinaria tradizione culturale del
nostro Paese, all'eredità dell'Antichità classica, del Medioevo, del
Rinascimento e della rivoluzione galileiana, le cui ricadute hanno
prodotto, in tutto il mondo,  profonde trasformazioni della società
umana.
Si deve poi elevare il livello culturale degli italiani, per portarli
a un più alto grado di consapevolezza e maturità nelle loro scelte,
sempre più difficili quanto più la società è complessa ed articolata,
e per metterli in grado di operare efficacemente, con strumenti
culturali forti oltre che con adeguata qualificazione professionale,
nel mondo del lavoro che si sta delineando, dove il cambiamento è l'
unica costante certa. L'ambizione è anzi quella di fornire strumenti
culturali che, oltre a facilitare l'adattamento ai cambiamenti imposti
dal futuro, mettano in grado di esserne attori primi.
Si deve, infine, far fronte efficacemente alle sfide di natura
economica davanti alle quali si trova l'Italia, derivanti dalla
globalizzazione dei mercati. Oggi si deve, infatti, competere con
paesi emergenti dotati di grande disponibilità di manodopera a buon
mercato e di sorprendente capacità di produzione industriale di
qualità. L'unica alternativa alla riduzione del costo del lavoro, cioè
all'abbassamento del nostro tenore di vita (fenomeno, in qualche
misura, già in atto), consiste nell'orientarsi verso lo sviluppo di
prodotti e di servizi di alto contenuto tecnologico, di alto valore
aggiunto, fortemente innovativi e competitivi.
Ma per questo non bastano le doti di creatività e di intraprendenza
che più volte gli italiani hanno dimostrato: occorre infatti disporre
di quadri di elevata competenza scientifica, tecnica, economica e
manageriale, e possedere anche, con pienezza, il necessario know how
scientifico e tecnico. Ciò non si ottiene certamente acquisendo
altrove (shopping around) tecnologie che poi non si e' in grado di
padroneggiare, ma solo con una profonda e diffusa attività di ricerca,
sia fondamentale che applicata, e con una intelligente applicazione
dei suoi risultati.
E' dunque necessario dotare il Paese di una struttura di formazione
accademica vitale ed efficiente, in grado di dare ai giovani un alto
livello di cultura e di professionalità, con l'apertura al nuovo
richiesta dai  mutamenti sempre più rapidi, che caratterizzeranno la
società del futuro. E' pure necessario dotare il Paese di un'adeguata
rete di ricerca scientifica e tecnologica che crei, sviluppi, ma anche
sappia diffondere, le conoscenze e le competenze necessarie perché il
nostro sistema industriale possa rispondere con successo alle sfide
del presente e del futuro.
Un punto essenziale preliminare consiste nel riconoscimento
istituzionale del valore fondamentale della cultura e della ricerca
scientifica, come bene pubblico permanente, oggetto di investimento
per il futuro e di promozione da parte dello Stato. Questo bene,
costituito dalle conoscenze degli studiosi e della gente, rappresenta
infatti l'unico vero elemento di ricchezza e di qualità in una moderna
comunità sociale.


----- Original Message -----
From: Ugo Spezia
To: Zavatti, Igino ; Vecchia, Paolo ; Tuccillo, Vincenzo ; Trenta, Giorgio ; Tirelli, Umberto ; Spena, Angelo ; Sequi, Paolo ; Ricci, Renato Angelo ; Regge, Tullio ; Radio Radicale ; Francesco F. Quercia ; Petrangeli, Gianni ; Perna, Giancarlo ; Pelanda, Carlo ; Panizon, Franco ; Panella, Bruno ; Pallottino, Giovanni Vittorio ; Paglietti, ; Ortolani, Franco ; Moncada Lo Giudice, Gino ; Franco Lucci ; Lovisolo, Giorgio A. ; Lanza, Salvatore ; Irsuti, Roberto ; Gualmini, Giovanni ; Grandolfo, Martino ; Giannino, Oscar ; Donelli, Gigi ; d'Inzeo, Guglielmo ; Del Tin, Giovanni ; Defez, Roberto ; Costantino, Paolo ; Corazza, Giancarlo ; Bruno Commini ; Caporale, Cinzia ; Caglioti, Luciano ; C.Caporale@agora.stm.it ; Bonino, Emma ; Boncinelli, Edoardo ; Bolognini Giancarlo ; Benco, Angelo ; Battaglia, Francesco
Sent: Friday, April 27, 2001 12:22 PM
Subject: Appello dell'Accademia dei Quaranta

Trasmetto in allegato il testo del comunicato stampa e dell'appello alle istituzioni parlamentari e ai rappresentanti politici diffuso in data odierna dall'Accademnia Nazionale delle Scienze (detta dei Quaranta) in favore dell'impegno nella ricerca scientifica e tecnologica.
 
Ing. Ugo Spezia
Segretario Generale AIN