Caro Pelanda,
a quanto pare siamo giunti alla fine
della corsa, che purtroppo
tale non è mai stata. La speranza di traformare l'Italia in un
paese
civile capace di affrancarsi da una classe dirigente cialtrona ed
incapace sta naufragando.
Gli ultimi episodi: consistente aumento della tassazione sulla
casa e la
nomina di Buttiglione alla carica di commissario europeo, sono il
sintomo finale di un degrado fatale dell'esperienza iniziata pochi
anni
fa. Non si è varata alcuna riforma importante, si continua ad
aumentare la
pressione fiscale ed i balletti attorno alle poltrone ricordano
tempi
che speravamo morti e sepolti.
Il "ceto produttivo" ha oramai perso ogni illusione ed
è senza punti di
riferimento.
Gli errori si pagano, e questo è stao un errore fatale: dare ad
una
pletora di democristiani un numero enorme di seggi sicuri e quindi
di
scranni parlamentari ha decretato la morte annunciata del governo
Berlusconi e la sua impossibilità a fare quello che andava fatto.
Ma c'è Gianni Letta...
Comunque oggi il governo potrebbe chiamarsi Rumor o Andreotti
nulla di
diverso ne nascerebbe.
Avere il coraggio di rovesciare il tavolo e chiamarsi fuori dalla
tramoggia che sta distruggendo il primo e ( per molto tempo
a venire)
unico partito liberale mai nato in Italia!
Ma, caro amico, non accadrà; peccato, dobbiamo rassegnarci a vivere nel
paese delle occasioni perdute.
Saluti.
Roberto A Arezzo
|