11/07/2004

La corte internazionale dell'Aja ha letto la sua sentenza! Pollice verso per Israele. Smantellare la barriera di sicurezza perche' contraria al diritto internazionale e perche' , secondo i giudici dell'ONU, non e' un deterrente del terrorismo.

 E Israele ringrazia.
Da quando c'e' la barriera il terrorismo e' a crescita zero, e' diminuito  del 90% non perche' non ci siano piu' terroristi ma perche' non passano piu'. La barriera salva le vite degli israeliani,  dunque vi siete sbagliati signori giudici! 
Mentre voi della Corte leggevate il vostro  responso in Israele si piangevano  i  morti innocenti, i bambini bruciati vivi, le famiglie distrutte e in alcuni casi scomparse del tutto. Mentre leggevate la vostra iniqua sentenza, signori giudici, Israele capiva una volta di piu' di essere l'unico paese al mondo di cui non si vuole riconoscere il diritto all'esistenza.
 E Israele ringrazia.
 I giudici dell'ONU, sprezzantemente,  non hanno tenuto conto dei dati che si possono leggere sul sito del Governo di Israele, dati chiari e lampanti:
Negli undici mesi trascorsi dalla costruzione del primo segmento di barriera all'inizio del mese di agosto 2003, fino alla fine di giugno 2004, i gruppi terroristici che fanno base in Samaria (Cisgiordania settentrionale) sono riusciti a realizzare solo tre attentati mortali all'interno di Israele. Tutti e tre questi attentati sono stati realizzati nella prima metà del 2003, causando 26 morti e 76 feriti o mutilati. (In due casi, i terroristi erano penetrati in Israele dalla Cisgiordania settentrionale attraverso punti in cui la barriera non era ancora completata; nel terzo caso, una donna terrorista era entrata attraverso il passaggio di Barta'a, utilizzando un passaporto giordano).
Per contro, durante i 34 mesi precedenti, dallo scoppio delle violenze palestinesi nel settembre 2000 fino all'inizio della costruzione della barriera difensiva verso la fine di luglio 2003, i gruppi terroristici con base in Samaria avevano realizzato 73 attacchi mortali (attentati suicidi, sparatorie, auto-bomba) all¹interno di Israele, provocando 293 morti e 1950 feriti o mutilati.
Di questi 73 attentati, 32 (per un totale di 45 morti e 723 feriti o mutilati) erano stati realizzati dopo l'inizio dell'Operazione Scudo Difensivo (31 marzo 2003) con la quale le Forze di Difesa israeliane erano state rischierate in tutta la Cisgiordania per la prima volta dopo i ritiri del 1994-1999.

Il confronto fra i dati sopra citati mostra dunque un calo di poco più del 90% nel numero di attentati nella parte di Israele protetta dalla barriera: da una media di 26 attentati all'anno prima della barriera, a una media di tre attentati all'anno dopo la barriera. A questo calo, corrisponde una diminuzione di più del 70% nel numero di israeliani uccisi negli attentati: da una media di 103 all'anno prima della barriera a una media di 28 dopo la costruzione della barriera. Analogamente, il numero di feriti e mutilati è diminuito di più dell'85%: da una media di 688 all'anno prima della barriera a una media di 83 dopo la barriera.
Quindi, alla luce di questi dati statici,  possiamo tranquillamente affermare che i giudici della Corte dell Aja non riconoscono a Israele  nemmeno  il diritto alla difesa.
 E Israele ringrazia!
 Quando si e' aperto il processo il gruppo israeliano Zaka, con l'aiuto degli Evangelici,  ha portato davanti al tribunale dell'Aja l'ultimo autobus esploso, un ammasso  di lamiere contorte dentro le quali erano rimaste imprigionate e bruciate vive decine di vittime innocenti. Lo avranno visto i giudici? Lo avranno guardato bene? Avranno pensato ai loro figli vivi mentre i bambini degli israeliani contro i quali avrebbero legiferato erano morti assassinati da bombe umane? 
Avete pensato a questo signori giudici? Credo di no e per questo,  per questa vostra mancanza di umanita' 
 Israele ringrazia.
 Quattro anni fa Israele, incredulo,  si era visto aggredire dalla piu' feroce e tremenda guerra di terrorismo mai vista al mondo. Migliaia di attentati, quotidianamente saltavano per aria autobus , ristoranti, bar, stazioni degli autobus. Nessuno in Israele era sicuro, chi usciva di casa non sapeva se vi sarebbe ritornato vivo, nessuno sapeva se avrebbe rivisto i figli o i genitori.  I funerali , le lacrime, la disperazione scandivano  la nostra vita. Ogni giorno per quattro lunghi.
Il terrore, il panico erano i nostri sentimenti. Ogni giorno per quattro lunghi anni.
In questo periodo  Israele, difendendo il suo diritto alla vita colle unghie e coi denti e col suo valoroso esercito,  e' riuscita a sgominare le organizzazioni del terrore.
Arafat, il mandante, e' stato imprigionato a Ramallah, i capi piu' pericolosi sono stati ammazzati e arrestati. Ci siamo difesi strenuamente per la sopravvivenza e abbiamo vinto.
 Abbiamo vinto la sesta guerra per l'annientamento ma abbiamo  fatto i conti senza l'oste perche' le vittorie di Israele chiamano sempre odio, odio implacabile e rabbia, rabbia feroce.
Questa vittoria di Israele sul terrorismo palestinese non e' stata accettata dal mondo, gli e' rimasta la'  come un cipollone che non va ne' su ne' giu' e ci ha fatto capire  quanto il cipollone sia duro da digerire condannandoci per l'ennesima volta.
Hanno dato un'altra vittoria ai nostri assassini, hanno voluto far vincere Arafat che infatti sta gongolando felice di non essere stato tradito dei suoi amichetti. 
Il terrorista piu' coccolato del mondo e' soddisfatto di voi, giudici dell'Aja. Non lo avete deluso. Gli avete dato nuova linfa vitale, gli avete coperto le spalle, avete giustificato e approvato i suoi crimini. Avete stretto la sua mano sporca di sangue.
Giudici dell'Aja, avete sputato, insieme a lui, sui nostri morti.
 E Israele ringrazia.
 Deborah Fait.
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