07/07/2004

Caro Pelanda

di fronte alle immagini dei prigionieri caduti nelle mani dei guerriglieri islamici e sgozzati come capre, c’è ancora chi ha il coraggio di parlare di “civiltà” islamica. In nessun paese occidentale si sono mai viste scene del genere. Si è fatto un chiasso incredibile sulle torture dei soldati americani ai danni dei prigionieri iracheni. Tutti ci siamo indignati di fronte a quelle immagini, che tuttavia non rappresentavano affatto gli Stati Uniti e il popolo americano, ma personalmente mi sono altrettanto indignato nel vedere il mondo islamico scendere in piazza protestando contro la violazione dei diritti umani.  La sinistra, con le Lilli Gruber e i soliti No Global alla Gino Strada hanno dato man forte alle proteste degli iracheni unendosi alla richiesta di giustizia. Naturalmente quanti si sono indignati per le scosse elettriche sui prigionieri iracheni se ne sono altamente fregati dell’americano costretto ad inginocchiarsi davanti al video con le braccia legate dietro le spalle, circondato da islamici incappucciati che in nome di Allah gli hanno piantato un coltello alla gola, lo hanno sgozzato fra strazianti grida di dolore e il sangue che scorreva come un fiume sul pavimento. Poi non contenti di ciò hanno alzato la testa mozzata e l’hanno mostrata al mondo intero come un trofeo di guerra. Ho visto le immagine su internet e un brivido di terrore mi ha gelato tutto il corpo. Mi viene da ridere a pensare che ci sono personaggi come Dario Fo che nel 2004 ancora parlano della Santa Inquisizione e dei roghi del Seicento senza accorgersi che in alcune parti del mondo avvengono atrocità come queste. E mi viene da ridere a pensare che in Italia dobbiamo discutere delle pazzie di un certo Adel Smith che ci parla di tolleranza religiosa chiedendo di togliere i crocefissi dai locali pubblici. Da che pulpito arrivano certe prediche. Non si possono accettare lezioni da chi professa una religione che nel 2004 taglia le teste, lapida le donne considerate immorali, costringe le adolescenti alla tortura dell’infibulazione e manda i propri figli al martirio trasformandoli in bombe umane. Senza essere razzista io mi ritengo orgoglioso di appartenere al mondo occidentale che, nonostante le Lilli Gruber, gli Agnoletto e i Gino Strada è decisamente superiore culturalmente e umanamente alla presunta “civiltà” islamica.

 Americo Mascarucci